Pizzichi di zanzare addio, scoperto il medico rivoluzionario per non farsi mordere. La rivoluzionaria ricerca statunitense è un punto di svolta
Con l’arrivo dell’estate ricomincia anche la lotta alle zanzare. Questi fastidiosi insetti non lasciano davvero in pace. Soprattutto di notte, tra ronzii e dolorose punture è davvero difficile riposare in loro presenza. Una ricerca però ha messo in luce un lato sorprendente: se noi soffriamo la mancanza di sonno e riposo per via delle zanzare, anche questi insetti sono davvero provati dal non riuscire a riposare come sono abituati.
La ricerca ha dimostrato che la mancanza di sonno può impattare notevolmente sulla vita e sulle attività delle zanzare, incluso l’aspetto principale che caratterizza questi insetti: nutrirsi del nostro sangue.
Zanzare, la mancanza di sonno la chiave per liberarsi del loro morso
E’ stato infatti provato che le zanzare che non hanno un adeguato riposo hanno meno probabilità di “attaccare” le persone per nutrirsi del loro sangue. Che sia il primo passo per capire come non farsi mordere da loro senza ricorrere a insetticidi e spray anti zanzare?
Lo studio, portato avanti dall’Università di Cincinnati, è stato pubblicato sul Journal of Experimental Biology. La squadra di ricercatori ha dimostrato che le zanzare se costrette a stare sveglie non succhiano il sangue delle persone. L’esperimento, che ha preso in esame i ritmi circadiani di questi insetti, hanno preso in esame tre specie di zanzare portatrici di malattie, Aedes aegypti (vettori della febbre Dengue) Culex pipiens, ovvero le zanzare comuni, che possono portare encefalite di St. Louis, West Nile Virus ed encefalite equina e Anopheles stephensi,responsabili della malaria e della dilofilariosi.
I ricercatori hanno studiato i loro comportamenti. Gli insetti sono stati costretti nel momento dedicato al riposo ad essere svegli ogni cinque minuti. Le zanzare erano in stato confusionale e intontite, e per questo facevano difficoltà a riattivarsi per il pasto.
Le zanzare private del sonno inoltre dormivano molto di più anche il giorno dopo, dimenticandosi totalmente di mangiare e ricercare sangue. E’ stato rilevato che le zanzare stanche mangiassero il 54% in meno rispetto agli altri.
Questo test, che necessita di ulteriori approfondimenti, può essere il primo passo, oltre che per eliminare il fastidioso prurito delle punture, per riuscire a sconfiggere le gravi malattie di cui questi fastidiosi insetti sono vettori e che possono trasmettere all’uomo tramite il loro morso.