In materia di cartelle esattoriali è in arrivo una nuova sanatoria da parte del Governo: scopriamo insieme per chi e in particolar modo come funziona.
Sono molti i ritardati che hanno mancato il pagamento delle cartelle esattoriali. L’ultima scadenza infatti c’è stata a maggio ma il Governo ha deciso di introdurre una nuova sanatoria.
Ciò detto, ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo a questa decisione e soprattutto per chi è rivolta e come funziona.
Per coloro che non avevano adempiuto al pagamento delle cartelle esattoriali relative all’anno 2020, il Governo aveva previsto una sanatoria che, come accennato ad inizio articolo, è ormai scaduta nel mese di maggio. Essa era stata introdotta mediante il Decreto Sostegni ter che difatti si proponeva di aiutare coloro che erano in ritardo con il pagamento delle cartelle esattoriali del 2020.
Eppure questa decisione non ha sortito gli effetti sperati in quanto soltanto la metà dei contribuenti ha provveduto a versare quanto dovuto entro maggio. Questo inevitabilmente ha finito per inficiare le casse dello Stato, di conseguenza, si sta pensando di prorogare le scadenze e introdurre una nuova sanatoria. In particolare, nel caso in cui ciò dovesse accadere le rate dei pagamenti saranno distribuite nel corso di 5 anni. Queste peraltro sarebbero una ventina. E’ mediante questo intervento dunque che il Governo starebbe decidendo di recuperare i soldi che sperava di ottenere già con la sanatoria introdotta con il Decreto Sostegni.
Va detto, comunque, che l’insuccesso della misura è stato acuito senza dubbio dalla situazione che si è venuta a creare a partire dal 24 febbraio. Lo scoppio della guerra in Ucraina, infatti, ha portato ad un aumento dei prezzi generalizzato che ha inevitabilmente messo in crisi le famiglie italiane soprattutto quelle che già versavano in condizioni economiche precarie. Per queste in particolare è in un simile periodo risulta ancor più difficile adempiere ad eventuali oneri fiscali come anche al pagamento di tasse o multe da pagare. Ciò detto, non resta che attendere quale sarà la decisione del Governo in merito ad una questione più che mai attuale e che richiede di essere risolta al più presto.
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