Come capire se il tuo neo è preoccupante, vediamo come procedere con un primo controllo in autoanalisi, prima di andare dallo specialista, fondamentale passaggio.
Chi ha sul corpo una serie di nei spesso è soggetto a momenti di preoccupazione quando vediamo che questi possono infiammarsi, cambiare colore, oppure divenire più frastagliati. Questi sono tutti sintomi che riconducono a un immediato controllo del neo, ma prima di recarci dallo specialista, possiamo procedere ad una autoanalisi che ovviamente non va a sostituire lo specialista stesso, ma ci permette di poter quantomeno avere una prima visione dell’aspetto del nostro neo. È da tenere presente che rivolgersi all’esperto non è importante, e fondamentale, perché la diagnosi, presa in tempo, può salvarci la vita. Il melanoma è uno dei tumori più pericolosi della pelle e solitamente si manifesta in un neo pre-esistente.
Il neo non è altro che una lesione cutanea circoscritta che può variare nelle sue dimensioni ed essere più o meno pigmentata e solitamente sono presenti sin dalla nostra nascita o comunque compaiono nella prima infanzia. Certo è che i nei possono anche comparire nel corso dell’anno o dall’esposizione alle radiazioni solari. Chiaramente le forme di prevenzione sul primo passo importante da dover fare e questo porta ad identificare precocemente il melanoma che nella maggior parte dei casi è possibile guarire se il trattamento ha inizio nella fase embrionale dello sviluppo del neo.
Come capire se il tuo neo è preoccupante
Il tumore presente all’interno del neo va asportato chirurgicamente, anche quando le lesioni sono semplicemente sospette. Procedere in auto esame non sostituisce in alcun modo il parere dello specialista, ma ci permette di iniziare un’autovalutazione dei nei presenti sulla nostra pelle. L’auto esame ci permette di monitorare eventuali cambiamenti nell’aspetto del neo preesistente e riconoscere quindi le possibili caratteristiche relative melanomi. I melanomi possono essere sia benigni che maligni e sono classificati in base alle loro caratteristiche cliniche e dermo-scopiche. Solitamente sono benigni e la loro insorgenza dipende da un aumento della melanina. Queste forme di nei, risultano innocue e rimangono uguali nella vita dell’uomo. Il significato clinico, invece, di nevi maligni consiste nella loro possibile capacità di trasformarsi e quindi di venire tumori della pelle gravi per la loro aggressività.ma quali sono?
I nei maligni sono delle lesioni che risultano pigmentate e si presentano sulla pelle e sulle mucose e derivano da uno sviluppo anomalo di melanociti o cellule nevi che degenerano dando luogo al tumore ovvero al melanoma. Questi possono anche insorgere su cute sana oppure su lesioni già esistenti. I nei maligni presentano alcune caratteristiche che li rendono atipici sia all’occhio nudo che all’esame. Sono causati da una proliferazione anomala delle cellule e questo inizia solitamente con la trasformazione in senso neoplastico di un neo già esistente. Ma da cosa deriva?
I fattori possono essere genetici, lo stato immunitario, l’esposizione eccessiva le radiazioni ultraviolette, trattamenti farmacologici. Ma come procedere con l’auto esame? A cosa dobbiamo prestare attenzione? Per identificare queste lesioni maligne dobbiamo vedere innanzitutto il cambiamento della forma e dell’aspetto,, il colore. Questo nei nevi maligni non è uniforme ma vi è una pigmentazione scura di un nero molto intenso con sfumature rosse brune, bianche, nere o blu. La larghezza e l’ispessimento può indicare un’evoluzione della lesione in senso neoplastico. In caso di nei sospetti bisogna sottoporsi al controllo dello specialista ed essere sotto controllo per un certo periodo di tempo, meglio se il controllo avviene in maniera regolare. Diagnosi precoce permette di salvarci la vita e di prendere il tempo quella che può essere una trasformazione in senso neoplastico. I nei considerati a rischio non danno necessariamente origine al tumore, ma devono essere tenuti sotto osservazione.
Per riconoscerli come dicevamo dobbiamo tenere sotto controllo, e valutare altri segnali di allarme che possono essere la comparsa di segni di flogosi della cute circostante, prurito, sensibilità e dolore, sanguinamento, perdita di siero e desquamazione ed ulcerazione. L’auto controllo dei nei effettuato dai piedi alla testa quindi spogliandoci completamente. Senza trascurare nulla e per le zone meno accessibili allo sguardo come la schiena o il cuoio capelluto possiamo chiedere una collaborazione di un familiare o di un amico. I nei sul cuoio capelluto possono essere più facilmente controllati a capelli bagnati. Controlliamo le nostre mani, i nostri piedi, sotto le unghie e gli spazi intergenitali. Teniamo presente la regola ABCDE di è ovvero asimmetria bordi colore dimensioni ed evoluzione. Questa tecnica è stata approvata dai dermatologi di tutto il mondo e può essere utilizzata come una prima autovalutazione. Si consiglia, come detto poc’anzi, di procedere periodicamente a controllo dallo specialista.