In questi giorni si sta assistendo al boom di contagi di Omicron 5 che riporta inevitabilmente un obbligo pesante. Ecco di cosa si tratta.
I contagi da Omicron 5, in questi giorni, sono in continuo aumento e questo sta spingendo il Governo prevede la reintroduzione di una serie di obblighi a cui gli italiani saranno tenuti a sottostare.
Scopriamo insieme quali sono gli obblighi che starebbero per essere reintrodotti dal Governo Draghi per far fronte al boom dei contagi da Omicron 5. La situazione infatti necessita di un intervento particolarmente efficace per evitare il peggio.
Omicron 5: il Governo interviene per imitare il boom di contagi
A partire dal mese di luglio, si potrebbe assistere alla reintroduzione dell’obbligo di indossare la mascherina Ffp2. In particolare, tale obbligo riguarderebbe specifici ambiti quali ad esempio i luoghi di lavoro in cui si è a contatto molto stretto con il pubblico o in cui c’è poco distanziamento tra i colleghi. E’ il caso dunque dei camerieri, dei baristi così come dei lavoratori che svolgono la loro attività all’interno di uffici e banche.
Proprio a proposito di distanziamento, si è passati a nuovi criteri. In particolare si è passati da 1 a 2 metri per quanto concerne la distanza minima tra colleghi. Di conseguenza, nel caso in cui la distanza sarà minore ai nuovi parametri fissati, dunque, sarà necessario indossare le mascherine Ffp2.
Non solo, per i lavoratori che risultano essere particolarmente fragili si prevedrà ancora la possibilità di svolgere attività lavorativa a casa. Continuerà dunque la possibilità di lavorare in smart working. Mentre non saranno introdotti limiti nuovi per quanto concerne l’uso dell’aria condizionata all’interno degli uffici se non per quelle che riguardano le temperature massime previste per contrastare l’aumento dei prezzi in relazione alle materie energetiche. Alla luce di quanto appena detto quelle appena esposte dovrebbero essere le misure che il Governo dovrebbe introdurre con l’avvento del mese di luglio. L’attuale boom di contagi, difatti, sta rendendo necessario un intervento incisivo da parte dell’esecutivo che non a caso è a lavoro per cercare di limitare i danni e prevedere regole più ferree riguardo alle misure di contenimento della variante Omicron 5.