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Scoperta incredibile le donne e i giovani sono più soggette alla reinfezione da covid

Grazie ad uno studio scientifico è stato scoperto che le donne e i giovani sono più soggetti ad una reinfezione da covid 19.

L’Istituto Superiore di Sanità ha reso noto un report che indica che tanto le donne quanto i giovani sono più soggetti all’eventualità di essere contagiati più di una volta dal covid 19. Si tratta di dati molto interessanti che meritano di essere approfonditi.

Ciò detto, scopriamo insieme in maniera dettagliata cosa è emerso dal report reso noto dall’Iss.

Reinfezione da covid: le donne e i giovani sono più a rischio

In questi giorni si sta assistendo ad un aumento dei casi riguardanti le reinfezioni da covid. A tal proposito tra coloro che risulterebbero più a rischio ci sono oltre ai soggetti che non si sono sottoposti alla vaccinazione anche le donne e i giovani. Alla luce di questi dati sorge spontaneo chiedersi per quale ragione queste ultime due categorie siano più a rischio.

Con molta probabilità l’andamento descritto è dovuto al fatto che le donne sono presenti in maggior numero per quanto concerne l’ambito scolastico senza contare poi che molto spesso assistono i familiari che presentano problemi di salute. Per quanto riguarda i giovani, il rischio di reinfezione sarebbe maggiore soprattutto a causa del fatto che nella stragrande maggioranza dei casi non prestano attenzione a non attuare comportamenti particolarmente sconsigliati e che favoriscono la trasmissione del virus rispetto ad altre fasce di popolazione come, ad esempio, gli over 60 anni.

Ad ogni modo dal report in esame è anche emerso che il vaccino anticovid risulta essere particolarmente efficace anche contro l’Omicron e soprattutto nella prevenzione di un’infezione severa. Ciò ovviamente non significa che il rischio è inesistente e che dunque non è più necessario fare attenzione al diffondersi del virus. Questo almeno è quanto ha affermato Silvio Brusaferro, Presidente dell’Iss. Nello specifico, il covid infatti è tutt’ora in circolazione ma la convivenza con quest’ultimo è resa possibile dalla copertura immunitaria. Al vaccino, difatti, si è sottoposto circa il 90 per cento della popolazione italiana, segno questo che la campagna vaccinale ha sortito gli effetti sperati consentendo una progressiva ripresa della vita prima dello scoppio della pandemia da covid.

Sabrina

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