Molte persone non sono a conoscenza del fatto che le lenzuola debbano essere cambiate con frequenza regolare. Ecco perchè la maggior parte delle persone ha sempre sbagliato.
La cura della propria salute passa anche dalla cura della casa e dunque anche nella frequenza con cui si cambiano le lenzuola. A tal proposito, in molti si chiedono ogni quanto tempo lavarle.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere in merito a questa abitudine. Molte persone senza saperlo hanno sempre sbagliato: ecco perchè.
La casa è sicuramente uno degli ambienti in cui si trascorre la maggior parte del tempo, di conseguenza, risulta fondamentale prestare molta attenzione alla cura e all’igiene della stessa. A tal proposito, in molti non sono a conoscenza della frequenza corretta con la quale rifare il letto.
Tanto per cominciare va detto che proprio il letto è il luogo in cui sono presenti un gran numero di acari. Anche se si tratta di animali invisibili ad occhio nudo, è importante prestarvi molta attenzione. In particolare, coloro che soffrono di asma potrebbero andare incontro ad un’acutizzazione dei disturbi. Proprio per evitare tale fenomeno la soluzione è rappresentato dal lavaggio delle lenzuola. In questo modo, infatti, gli acari non sopravvivono alle alte temperature e dunque vengono debellati efficacemente. Nello specifico, si consiglia il lavaggio a partire dai 60 gradi in su. Per quanto concerne la cadenza con la quale procedere con il lavaggio delle lenzuola, bisogna valutare una serie di fattori. Tra questi ad esempio c’è il caldo che di conseguenza porta a sudare maggiormente. E’ chiaro, quindi, che durante l’estate le lenzuola andrebbero lavate almeno una volta a settimana.
In caso contrario, tra le altre cose, è possibile andare incontro ad una serie di problemi di salute anche molto seri. Come accennato poc’anzi infatti il rischio potrebbe essere rappresentato da un peggioramento dei sintomi nei pazienti asmatici. Non solo, un altro pericolo potrebbe essere rappresentato dall’insorgere di irritazioni della pelle che in tal caso andrebbero sottoposte all’attenzione del proprio medico curante in modo tale da attuare la cura più efficace.
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