A partire da luglio i titolari di partita iva in regime forfettario devono sapere come fare i documenti e quindi la fattura elettronica.
Molte partita iva in regime forfettario si stanno chiedendo come fare ad emettere fattura elettronica a partire dal luglio. Al riguardo, infatti, ci sono ancora molti dubbi che meritano di essere risolti.
Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su come fare i documenti dal mese di luglio. Si tratta di informazioni molto utili che sarà utile sapere per evitare di incorrere in problemi con la legge.
Come molti di voi già sapranno, da luglio 2022 entrerà in vigore l’obbligo di fattura elettronica. Tale obbligo riguarderà anche i contribuenti in regime forfettario. A tal proposito, molti si chiedono come si dovranno numerare le fatture dopo giugno. Nello specifico non è ancora chiaro se si dovranno numerare a partire da 1 o continuare con la numerazione che si sta seguendo. Ebbene la normativa stabilisce in questo caso che la numerazione delle fatture debba avvenire progressivamente e dunque non partendo dal numero 1. In caso contrario, difatti, ci si troverebbe dinanzi al problema di avere più fatture con il medesimo numero.
Ad ogni modo, l’obbligo di fatturazione elettronica spetta a tutti coloro che presentano un guadagno annuo superiore ai 25 mila euro. Ad essere esonerati dunque sono le partite iva che presentano un guadagno di piccola entità. Queste in particolare potranno astenersi dall’obbligo fino al 31 dicembre 2023. I vantaggi derivanti dall’introduzione dell’obbligo in esame peraltro presenta anche altri vantaggi. Questi, in particolar modo, sono legati al risparmio sui costi della carta come anche il ridotto impiego di manodopera per svolgere attività che riguardano l’imbustamento o anche la stampa.
Si tratta di una misura molto importante che il Governo ha deciso di introdurre per svolgere un’azione particolarmente efficace contro l’evasione fiscale. Quella in esame peraltro è una misura che va ad affiancarsi all’introduzione dell’obbligo dei pagamenti elettronici. A tal proposito, si tratta di un’obbligo che riguarda tanto i commercianti quanto i professionisti che a partire da 3 giugno non potranno esimersi dall’accettare i pagamenti con POS.
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