Il tuo viaggio in auto quest’anno costerà di più, sorpresa per gli automobilisti. Ecco cosa sta succedendo.
Molte famiglie italiane per comodità, ma anche tentare di risparmiare qualcosa sul costo delle loro vacanze hanno scelgono di partire per raggiungere il luogo della loro villeggiatura a bordo della loro vettura. Partire con la propria macchina ha sicuramente costi minori rispetto ai mezzi pubblici, soprattutto se si viaggia con l’intera famiglia al seguito, e permette di portare con sé tutto l’occorrente e il necessario senza fare troppa fatica. Per questo, nonostante lo stress di traffico e code, è l’opzione scelta da molti italiani.
I viaggiatori però quest’anno troveranno una brutta notizia ad accoglierli alla loro partenza: anche i costi del viaggio in auto sono infatti aumentati. Viaggiare in macchina con ogni probabilità costerà di più rispetto allo scorso anno. Ecco cosa sta succedendo.
Viaggiare in macchina costa di più: pronto il provvedimento sui pedaggi autostradali
La causa delle maggiori risorse economiche richieste per il viaggio in macchina sarebbe da attribuire ad un provvedimento che coinvolgerà le autostrade italiane. Dovrebbero infatti aumentare i costi del pedaggio autostradale. Tra fine giugno e gli inizi di Luglio dovrebbe scattare l’aumento alle tariffe del casello da versare ad Autostrade per l’Italia. Al momento il provvedimento, come spiegato da Aspi, è ancora in fase istruttoria e passerà dunque al vaglio delle autorità competenti. Sono però alte le probabilità che l’aumento venga effettivamente confermato. I prezzi del casello sono infatti rimasti fermi ormai da quattro anni.
Qualora la richiesta venisse confermata, si avrà un aumento dell’1,58% dei pedaggi. Un aumento che l’Aspi definisce risibile, anche come detto alla luce dei lunghi anni di blocco. In effetti l’aumento non incide in modo significativo sul costo del viaggio, che rimarrebbe più o meno uguale a quanto avvenuto sino ad ora. Basti pensare che per fare la tratta Roma-Milano su la A1 il pedaggio passerebbe da 40 euro a 40 euro e 40 centesimi. Non certo una differenza che si può considerare impattante.
Difficile però che lo stesso pensino gli utenti delle strade, che già hanno dovuto fare fronte a diversi rincari, basti pensare al carburante, nel corso di quest’anno. A maggior ragione alla luce delle forti lamentele che gli utenti muovono nei confronti della Aspi, con servizi che tra ritardi, code e cantieri vengono definiti da molti in netto calo qualitativo.