Nuova allerta per i genitori di tutto il mondo, sono in aumento i casi di bronchite e non solo. Ecco cosa sta cambiando nello specifico.
Gli ultimi due anni sono stati davvero difficili per le persone in tutto il mondo, considerando che il Coronavirus ha messo sottochiave quasi tutta la popolazione mondiale e non solo. Ricordiamo, infatti, che il virus in un primo momento sembrava non colpire in modo decisivo i più piccoli, per poi diventare un reale problema anche per loro.
In questo frangente, però, anche un altro tipo di problematica legato alla salute dei più piccoli come, appunto, la bronchite i cui casi sono davvero in netto aumento.
A innescare l’allarme in questione è stata l’Università di Melbourne, la quale ha messo in atto un attento monitoraggio di 3202 persone per circa 46 anni qui dove è stato riscontrato un aumento preoccupante della bronchite protratta ricorrente nei bambini e non solo. Il riconoscimento della diagnosi, inoltre, ha permesso anche di far luce su un altro tipo di problematica da questa innescata e che si manifesta in età adulta.
Lo studio condotto a Melbourne, dunque, ha permesso di evidenziare una correlazione tra bronchite da bambini e asma negli adulti, un’evoluzione conseguenziale di una malattia.
In particolar modo, dunque, è emerso come gli adulti affetti da asma entro i primi sette anni di vita abbiano dovuto fronteggiare almeno due volte la bronchite, manifestando problemi di asma in età adulta. In particolar modo, i dati emersi da tale studio sono i seguenti:
– 28,1% bronchite non ricorrente (con un numero di episodi compreso tra uno e cinque, durati meno di un mese)
– 18,1% di bronchite ricorrente non protratta
– 1,3% di bronchite ricorrente protratta.
La ricerca in questione, dunque, adesso passerà ad uno step successivo nel tentativo di aiutare gli specialisti a indentificare la cerchia di bambini che potrebbero trar vantaggio dallo studio effettuato e avviare un iter di prevenzione dell’asma e non solo, al fine di migliorare la loro vita da adulti.
Jennifer Perret, firmataria dello studio, ha così commentato i risultati ottenuti 46 anni dopo dall’Università di Melbourne: “Un aumento del rischio di asma e polmonite rispetto a chi non ha mai avuto bronchite, tanto più forte quanto ricorrenti e prolungati sono stati gli episodi da bambini”.
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