Il lavoro si trova facilmente e velocemente con queste lauree: la conferma della Ricerca. Consigli su cosa scegliere.
Studiare con intelligenza, cercare una laurea confacente alle proprie attitudini e alle proprie visioni lavorative future. Importante essere accuratamente ponderati nella scelta del proprio futuro e questo avviene grazie anche alla vastità delle lauree che sono state introdotte. Dopo la battuta d’arresto del 2020 a causa chiaramente anche della pandemia da COVID-19 dove il tasso di occupazione dei laureati italiani era accaduto su percentuali basse, adesso pare che ora sia tornato ai livelli pre COVID se non addirittura aumentato.
Un dato che continua ad essere invece disarmante e la disparità tra uomini e donne, fra il Nord e il sud, e fra chi trova un lavoro quasi subito dopo la laurea e chi invece attende anni prima di trovarlo e chi ancora non lo trova affatto. Ma come accade questo? Per chi c’è chi trova il lavoro subito dopo gli studi e chi invece deve attendere a molto la vita senza avere alcun riscontro?
Il lavoro si trova facilmente e velocemente con queste lauree
Esistono alcune lauree che permettono più semplicemente di trovare lavoro, ma quali sono? Ovviamente il tutto anche lasciato al caso, ma possiamo constatare come ingegneri o informatici trovano lavoro quasi subito e purtroppo, invece, dottori in psicologia oppure avvocati e quindi laureati in giurisprudenza una volta finiti gli studi faticano tanto per trovare una loro collocazione lavorativa.
Ovviamente le tradizionali lauree sono soggette anche ad un’affluenza maggiore di iscritti come appunto giurisprudenza, come architettura, come farmacia, ma qualcosa potrebbe però migliorare stando a quella che è la richiesta da parte del mercato del lavoro. A dichiarare questo è l’ultimo rapporto Alma laurea sul profilo e la condizione occupazionale dei laureati italiani che ha coinvolto quasi 1 milione di giovani dottori, tra uomini e donne, che sono state intervistate a tre o a cinque anni dalla conclusione degli studi universitari.
Purtroppo Il nostro paese adesso è una maglia nera rispetto agli altri paesi europei, succeduto soltanto dalla Romania, per quanto concerne l’occupazione dei giovani laureati. Dopo un trend in costante aumento negli ultimi sette anni quest’anno si registra per la prima volta un significativo calo -3% su base nazionale e 5% e al sud l’università meridionale già da diversi anni perdono quindi un quarto dei diplomati del territorio che terminato gli studi di maturità vanno all’estero o comunque al Nord Italia.
L’Università di Milano, ad esempio, anche quest’anno hanno registrato un numero di iscrizione elevato. Insomma ancora una volta si registra un dato che sottolinea quanto i nostri cervelli vadano all’estero o comunque nel Nord di Italia e quanto questa disparità sia ancora sostanziale in termini non solo occupazionali.