Esiste una pillola contro la sbronza che risulta essere davvero molto efficace. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su come prenderla e cosa nello specifico.
Quando si beve molto, il rischio è quello di andare incontro ad una sbronza. In tal caso i sintomi possono essere molto fastidiosi e sono generalmente nausea, vomito e vertigini. Per poter sbarazzarsi di questo problema è stata inventata una pillola contro la sbronza.
Scopiamo insieme come funziona e in particolar modo in quali casi ne è consigliata l’assunzione. Si tratta di una scoperta davvero molto interessante che merita di essere considerata attentamente.
Pillola contro la sbronza: come funziona e quando assumerla
La pillola in esame è stata inventata dall’Azienda svedese Myrkl. Si tratta nello specifico di una pillola che va assunta almeno un’ora prima di bere e che risulta in grado di ridurre la presenza di alcol all’interno del sangue. La pillola in esame non è altro che un integratore contenente batteri intestinali: il Bacillus subtilis e il Bacillus coagulans. Entrambi sono capaci di raggiungere l’intestino impedendo che l’alcol sia assorbito dal flusso del sangue.
L’efficacia della pillola contro la sbronza, peraltro, è stata testa su 24 adulti. Ad una parte di essi è stata fatta assumere la pillola in esame, al restante invece una pillola fittizia. La pratica è state eseguita per una settimana e a ciascun partecipante è stata offerta una quantità di alcol calcolata compresa tra i 50 e i 90 ml. Ebbene il risultato che è emerso è che nel giro di un’ora, la presenza di alcol all’interno del flusso sanguigno è risultata più bassa del 70 per cento nei campionati che avevano assunto la pillola di Myrkl.
Al di là del risultato, va precisato che si tratta di uno studio che va preso con molta cautela in quanto effettuato su un campione ristretto di persone e solamente su persone sane. Sorge spontaneo chiedersi infatti quali siano gli effetti di questa pillola in caso di problemi di salute. Di conseguenza, sono necessari ulteriori analisi in modo tale da poter giungere ad un risultato scientifico più sicuro e dunque dotato di una maggiore affidabilità.