Diabete e anguria, si o no? La risposta degli esperti. Finalmente risolto il dilemma: ecco cosa devi tenere a mente
L’anguria è uno dei frutti più amati dell’estate. Fresca e saporita, è perfetta come spuntino in spiaggia o da mangiare dopo i pasti. Mette d’accordo davvero tutti: bambini e adulti ne vanno matti.
Cosa succede però se si soffre di diabete? Chi è diabetico, come noto, ha un livello eccessivo di zuccheri del sangue, conosciuta come iperglicemia. Ne esistono di due tipi. Nel diabete mellito di tipo 1 il pancreas non riesce a produrre insulina, l’ormone che aiuta ad estrarre zuccheri dal sangue. In caso di diabete mellito di tipo 2 o nel diabete gestazionale invece sono i tessuti del nostro corpo a non rispondere all’azione dell’insulina.
Nel mantenere sotto controllo i propri valori la dieta ha un ruolo fondamentale. Gran parte degli zuccheri vengono infatti assimilati tramite il cibo. La frutta, come si sa, è ricca di zuccheri. Inclusa l’anguria. Può quindi rientrare nella dieta di un diabetico?
Anguria, chi è diabetico può mangiarla? Ecco chiarito il dubbio
Chi è diabetico ha necessità di avere lo stesso apporto calorico di una persona non diabetica, riuscendo però a mantenere il controllo glicemico, tenendo sotto controllo il peso e i rischi di malattie cardiovascolari. La frutta, in realtà, è amica del diabetico. Via libera a mele, pere, nespole, fragole, albicocche, arance, pesche e lamponi. Meglio evitare invece banane e uva, particolarmente zuccherate.
E l’anguria? Secondo gli esperti chi è diabetico può tranquillamente mangiare l’anguria, anche se in piccole dosi e sporadicamente. Il cocomero può aiutare il diabetico per il suo basso livello energetico, con bassi carboidrati e contenuto zuccherino.
L’anguria contiene circa 4 grammi di zuccheri per 100 grammi di prodotto (in media 3,7 grammi). Si tratta di una minima quantità, che non rappresenta un grosso problema neanche per chi soffre di diabete. Meglio però non superare i 300 grammi a settimana, assicurandosi di consumarla lontano dai pasti, e dividendola in porzioni in diversi giorni, in modo da non caricare troppo l’organismo che deve smaltire gli zuccheri in ingresso.
Anche chi è diabetico, quindi, può gustarsi una rinfrescante e buonissima anguria, a patto di non esagerare e di tenere bene a mente il proprio piano alimentare e da non superare mai la quantità di zuccheri che il proprio organismo è in grado di sostenere.