Le zanzare sono degli insetti che possono provocare delle punture molto fastidiose. A tal proposito, però, bisogna sapere che non sempre possono pungere. Scopriamo insieme di che cosa hanno bisogno.
Le zanzare sono insetti molto fastidiosi che quando pungono generano ponfi che danno molto prurito. Non sempre però questi piccoli animaletti sono in grado di farlo: ci sono casi in cui infatti non riescono a pungere. Questo è quanto è stato scoperto da uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology.
In questo articolo vi sveliamo quand’è che le zanzare sono in grado di pungere e quando invece non riescono ad utilizzare il pungiglione con il quale provocano le predette punture.
Lo studio in esame ha portato alla scoperta del meccanismo che è in grado di disinnescare le punture da parte di questi animaletti molto fastidiosi. Nello specifico, i ricercatori che hanno preso parte allo studio hanno identificato una proteina presente all’interno della saliva delle zanzare che risulta essere fondamentale nel meccanismo alla base della puntura. Quando non è presente, difatti, le zanzare non riescono a irrigidire il pungiglione. Questo studio, dunque, apre la strada ad una nuova possibile strategia volta a contrastare le malattie di cui le zanzare sono veicoli per la trasmissione.
La saliva delle zanzare infatti è in grado da un lato di dare vita a ponfi he generano prurito in chi viene colpito dalle loro punture ma dall’altro è anche lo strumento attraverso il quale vengono trasmesse malattie molto pericolose come, ad esempio, la malaria. Tornando alla proteina coinvolta nel meccanismo di puntura, questa prende il nome di proteina LIPS, Labrum Interacting Protein of the Saliva. In particolare, è in grado di modificare la punta del labbro della zanzara in questione. Quest’ultima rappresenta una delle parti che costituiscono il pungiglione della zanzara.
Ebbene, in un futuro non troppo lontano, molto probabilmente si potranno mettere a punto sostanza in grado di svolgere un’efficace azione deterrente contro le zanzare. Com’è ovvio, per poter riuscire in tal senso saranno necessari nuovi approfondimenti, di conseguenza, non resta che auspicare che siano effettuate ulteriori ricerche al riguardo al fine di debellare una malattia estremamente pericolosa come la malaria.
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