Pena di morte, ecco dove è legale e per quali reati. Una pratica barbara che dovrebbe sparire per sempre
Fortunatamente negli ultimi anni è cresciuto notevolmente il numero di paesi contrari alla pena di morte, anche se sono pericolosamente aumentate le esecuzioni. Una questione che allarma e preoccupa il mondo civile. Non è difficile capire perché. Si tratta infatti di una pratica non solo anacronistica ma contraria ad ogni principio di diritto della persona e diritto alla vita. Senza considerare il rischio di condannare a perdere la vita una persona ingiustamente accusata. La pena di morte è insomma una pratica disumana e contraria ad ogni principio di civiltà, che ormai da tempo l’Unione Europea ha abolito in via definitiva ma che continua purtroppo ad esistere nel resto del mondo, anche in paesi democratici.
Purtroppo sono ancora tanti infatti paesi (ad oggi si contano 56 stati in cui è ancora in vigore la condanna capitale) che prevedono la pena di morte. Sono stati 579 i condannati a morte nel 2021, segno di come ancora sia una pratica tristemente utilizzata. Sono puniti con la massima pena diversi reati, dall’alto tradimento o allo spionaggio, ma anche omicidio e terrorismo.
In Cina, dove si stima il maggior numero di esecuzioni, sono circa 50 i reati per cui si rischia la pena di morte. Tra i paesi dove ancora vige la pena di morte alcuni nazioni africane, tra cui l’Egitto, dove viene data la pena di morte per traffico di stupefacenti. In molti paesi islamici si rischia la pena di morte anche per sodomia e apostasia. La pena di morte è in vigore anche in alcuni paesi asiatici, come Corea del Nord e Vietnam, dove contare il numero di persone morte, così come in Cina, risulta davvero difficili.
I paesi che hanno avuto maggiori esecuzioni capitali, almeno in via ufficiale, sono stati Cina, Iran, Egitto, Arabia Saudita e Siria. Anche negli Stati Uniti è ancora in vigore la pena di morte, 27 dei 50 stati federali non hanno infatti ancora abbandonato questa barbara pratica.
Negli ultimi anni si sono cercate pratiche meno “disumane” per dare l’estrema condanna, come per esempio l’iniezione letale. Niente però può rendere più umana l’uccisione di una persona. Ecco perché è necessario combattere affinché la pena di morte sparisca per sempre.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…