Salute e Benessere

Hai il Covid, ma il tampone e negativo, ecco i sintomi che non devi sottovalutare

Sono numerosi i casi di pazienti affetti da Covid ma che ad un primo esame risultano negativi… quali sono i sintomi che non dobbiamo mai sottovalutare?

Il Covid continua a essere una reale problematica con la quale bisogna dover fare i conti ogni giorno, nonostante l’emergenza sanitaria sembrerebbe essere ormai un lontano ricordo. Da qualche settimana, inoltre, sono tornati a cresce in modo grave e preoccupante anche i casi in Italia, ma il tutto non finisce di certo qui.

A destare una grave preoccupazione troviamo i casi dei “falsi negativi”, quando il test non fornisce un esatto risultato a seguito di vari fattori.

Covid: attenzione ai falsi negativi

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, sono numerosi i casi in cui un paziente affetto da Covid dal test risulta negativo, almeno in un primo momento. Facciamo riferimento a casi che possono risultare negativi attraverso un test rapido, il quale magari non è in grado di leggere la carica virale perché troppo bassa.

In casi come questi, infatti, il consiglio è quello di ripetere comunque un test dopo circa cinque giorni o provvedere subito al molecolare. In questo frangente, comunque sia, è necessario prestare moltissima attenzione alla presenza di vari sintomi che possono essere la manifestazione evidente dei sintomi.

I sintomi che annunciano il contagio da Covid

I falsi negativi rappresentano un reale problema in quanto veicoli di contagio del virus, motivo per cui informa preventiva si consiglia una quarantena di pochi giorni con un test iniziale e uno realizzato in un secondo momento, ancor meglio se si tratta di un test molecolare che attesti al 100% la presenza o l’assenza del Covid.

In questo frangente bisogna sempre prestare attenzione ai sintomi riscontrati come stanchezza eccessiva, l’impossibilità di sentire sapori e odori, dolori muscolari, brividi di freddo e disturbi allo stomaco. Tutto dipende dalla risposta immunitaria, così come evidenziato anche dalla federazione L’Ordine dei medici nella rubrica “Dottore vuoi vedere che?”, qui infatti gli esperti hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Si pensa che i sintomi precedano il risultato positivo ai test perché oggi il sistema immunitario si attiva molto più velocemente contro il virus. All’inizio della pandemia, infatti, i contagi avvenivano tra persone che non avevano mai preso prima Sars-CoV-2 e che non erano vaccinate, e il virus poteva agire indisturbato per diversi giorni prima che l’infezione fosse tale da essere rilevata dal sistema immunitario”. Infine: “Oggi, invece, con la maggior parte della popolazione vaccinata o già esposta al virus, la reazione immunitaria è più rapida e può portare a casi in cui si hanno sintomi, ma non si risulta positivi, perché la carica virale non è ancora sufficiente rispetto alla sensibilità del test”.

Francesca Guglielmino

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