200 euro il nuovo bonus benzina: come non perderlo, dai che si parte gratis. Tutto quello che devi sapere: i requisiti
Negli ultimi mesi il prezzo della benzina è lievitato in modo incredibile, con grande preoccupazione dei cittadini che sentono sulle loro tasche il peso sempre maggiore e hanno sempre maggiori difficoltà a spostarsi. La guerra in Ucraina ha fatto schizzare i prezzi del carburante ai massimi storici, e per questo a gran voce è stato richiesto l’intervento del governo per mantenere sotto controllo la situazione.
Il governo ha infatti istituito degli incentivi per aiutare gli italiani a sostenere il peso economico dei rincari della benzina e fronteggiare la crisi dei prezzi. Tra questi è stato predisposto anche un bonus da 200 euro destinato proprio ai costi legati alla benzina. L‘agenzia dell’entrate ha diramato tutte le informazioni in merito sui requisiti e le modalità in cui usufruirne.
Bonus da 200 euro per il carburante, cosa devi sapere
Il bonus da 200 euro, si legge, è valido per benzina, gasolio, Gpl e Metano, per tutte quindi le principali tipologie di carburante. L’INPS ha fatto poi sapere che i bonus sono deducibili dal reddito d’impresa e non tassati ai dipendenti.
Venendo ai requisiti per ricevere il bonus, la circolare specifica che possono usufruire del bonus i datori di lavoro privati, mentre non possono accedervi le amministrazioni pubbliche. Possono accedervi datori e lavoratori dipendenti privati, così come lavoratori autonomi, ma sono se dispongono di dipendenti. Escluse invece come detto le amministrazioni pubbliche. E’ essenziale però che i lavoratori siano titolari di reddito di lavoro dipendente. La norma punta a compensare i maggiori costi legati al carburante sostenuti dai dipendenti di datori di lavoro privati.
I buoni vengono corrisposti subito dal datore di lavoro, senza bisogno di accordi contrattuali. I buoni benzina vengono dati dai datori di lavoro ai propri dipendenti per i rifornimenti di carburante. Questi buoni non rientrano nella formazione del reddito di lavoro dipendente. Rappresentano dunque un’ulteriore agevolazione. Viene dunque considerata separatamente. I buoni benzina possono essere dati anche con fine di retribuzione. In questo caso, l’erogazione deve avvenire nell’anno in corso e in “esecuzione dei contratti aziendali o territoriali”.
Coloro che fossero interessati possono comunque avere maggiori informazioni sul sito dell’INPS. Nella circolare sono espressi chiaramente tutti i dettagli e le modalità in cui ricevere il bonus da 200 euro.