Sempre più giovani si avvicinano all’alcol in anticipo sui tempi, ma i rischi sono davvero altissimi per la loro salute. Caro genitore attenziona tuo figlio/figlia perché l’assunzione di alcolici potrebbe comportare molti più rischi di quanto tu possa immaginare.
Nel corso degli anni sono state condotte numerose ricerche scientifiche sul campo che hanno permesso di individuare vari rischi per la salute della persona in relazione all’assunzione di alcolici nel quotidiano, anche se questi solo in alcuni specifici casi bevande come il vino possono avere dei lievi benefici per la persona in età adulta.
A ogni modo, un nuovo studio scientifico ha permesso di individuare nuovi rischi per la salute dell’uomo e in particolar modo in quella dei più giovani che si avvicinano alle bevande alcoliche troppo presto… anzi sempre più in anticipo sui tempi rispetto a quanto dovrebbe accadere.
Attenzione, se tuo figlio bene alcolici i rischi per la salute sono altissimi
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso degli anni numerosi studi scientifici hanno permesso di isolare i vari benefici che un bicchiere di vino riesce ad avere su una persona in età adulte, come nel caso di prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete ecc… la parola chiave risiede sempre nel “non eccedere” con la bevanda di riferimento. Tutto cambia nel momento in cui sono i più giovani ad avvicinarsi all’alcol, in relazione a bevande diverse dal vino e che possono mettere in seria discussione la salute della persona.
Questo è quanto evidenziato dallo studio “GBD 2020 Alcohol Collaborators”, realizzato dal team di ricercatori della Scuola di Medicina dell’Università di Washington, coordinati dalla professoressa Emmanuela Gakidou, docente presso l’Institute for Health Metrics and Evaluation. Lo studio condotto su 22 esiti sanitari derivanti dai 204 paesi attenzionati le associazioni in relazione al consumo di alcol, come malattie del cuore, diabete, cancro, ma anche lesioni legate agli incidenti automobilistici, rischio di suicidio e omicidio.
“I giovani non dovrebbero bere”
La scienziata Emmanuela Gakidou, inoltre, ha evidenziato come durante i due anni di pandemia molti più giovani dai 15 anni in su si sono approcciati all’alcool con conseguenze disdicevoli per la persona, compromettendo anche il loro futuro.
La dottoressa Gakidou, infatti, dopo la pubblicazione dello studio effettuato in collaborazione con la Scuola di Medicina dell’Università di Washington ha dichiarato: “Il nostro messaggio è semplice: i giovani non dovrebbero bere, ma gli anziani possono trarre beneficio dal bere piccole quantità. Anche se potrebbe non essere realistico pensare che i giovani adulti si astengano dal bere, riteniamo che sia importante comunicare le prove più recenti in modo che tutti possano prendere decisioni informate sulla propria salute”.
La coordinatrice dello studio GBD 2020 Alcohol Collaborators successivamente ha poi concluso così le sue riflessioni: “Sebbene i rischi associati al consumo di alcol siano simili per maschi e femmine, i giovani maschi si sono distinti come il gruppo con il più alto livello di consumo dannoso di alcol. Questo perché una percentuale maggiore di maschi rispetto alle femmine consuma alcol e anche il loro livello medio di consumo è significativamente più alto”.