Le apnee notturne rappresentano un chiaro rischio per la salute dell’uomo nonché un reale pericolo nei quali ci si imbatte quasi inconsciamente, ma come fare a capire se durante la fase del sonno siamo soggetti ad apnea?
In molti tendono a sottovalutare le apnee che si presentano durante la notte credendo che non stia un problema così importante al quale fronteggiare o dar una risposta chiara a livello clinico.
È bene ricordare che circa il 2% delle donne e il 4% degli uomini nel mondo soffre di questo problema in modo cronico, molti altri invece accusano disturbi quasi latenti che possono avere degli effetti preoccupanti a lungo termine.
Solitamente ad accorgersi delle nostre apnee notturne sono i partner che con noi condividono le ore del sonno è principalmente lo stesso letto o nella stessa camera, è bene ricordare che facciamo riferimento a quella fase del sonno in cui il respiro viene interrotto e anche per lunghi secondi e successivamente ripreso anche bruscamente.
A caratterizzare le apnee nel sonno e il successivo ripetersi di questo status anche più volte durante le ore del sonno, uno status che può portare la persona ad avere un ostruzione quasi definitiva dell’apparato respiratorio e quindi un blocco improvviso. Per capire se si è soggetti ad apnee basti considerare disturbi come russare, cefalea mattutina, una sensazione di stanchezza generale perché non si dorme bene durante la notte insieme a disturbi dell’umore seguite anche da irritabilità e di iperattività.
Ricordiamo, inoltre che le apnee notturne sono riconducibili, comunque sia, ad una causa neurologica e che conduce alla momentanea sospensione dello stimolo nervoso che induce alla respirazione. Non a caso è una patologia che si presenta molto spesso in persone affette da cardiopatie e altri disturbi neurologici.
Nel caso in cui ci rendiamo conto di avere da tempo disturbi come quelli sopracitati, ho più semplicemente veniamo messi a conoscenza di eventuali apnee che si sono verificate durante la notte il consiglio è quello di rivolgersi immediatamente al proprio medico curante ed effettuare le dovute indagini ed esami al fine di appurare la sussistenza di tale problematica e provvedere dove necessario con delle cure ad hoc.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…