Salute e Benessere

Pensi che sia una verruca, ti sbagli è un porro, come riconoscerlo

Molte persone pensano che si tratti di una verruca in realtà si sbagliano è un porro. Ecco come riconoscerlo in maniera corretta per evitare di sbagliare.

Le persone molto spesso tendono a confondere una verruca da un porro. Per evitare di sbagliare è importante sapere quali sono le differenze tra l’uno e l’altro e in che modo tendono a manifestarsi con riferimento anche ai metodi previsti per eliminarli in maniera efficace.

Alla luce di questo, di seguito vi spieghiamo quali sono le differenze tra una verruca e un porro cercando di capire anche quali sono le possibili cause che determinano il loro insorgere.

Verruca o porro: tutto quello che devi sapere al riguardo

Con il termine porro si è soliti indicare una serie di formazione che si verificano sulla pelle. In genere, si tratta di verruche che non sono altro che delle piccole protuberanza che possono comparire in presenza di determinate patologie. In particolare sono frequenti nelle persone affette da diabete o comunque nelle persone che presentano una predisposizione al Papilloma virus.

Solitamente non si tratta di formazioni maligne e dunque che possono evolversi in tumori. In genere tendono a comparire su mani, viso, collo ma anche su genitali, ascelle e contorno occhi. Nello specifico è possibile distinguere tra 4 tipologie di porri. Tra queste ci sono appunto le verruche, i Fibrocheratomi digitali, i Fibromi penduli e infine le verruche seborroiche. Nel primo caso, come già abbiamo detto si tratta di protuberanze che tendono a comparire su piedi, viso e mani, mentre nel secondo caso si tratta di escrescenze che presentano un solco che le separa dalla pelle. Nel terzo caso, le formazioni sulla cute si presentano di forma allungata e sono più frequenti su collo, ascelle e contorno occhi. Infine, nell’ultimo caso, le escrescenze insorgono sulla testa in presenza di una patologia detta cheratosi seborroica.

La distinzione tra le varie tipologie di formazioni cutanee comunque avviene durante la visita dermatologica durante la quale il dermatologo ne individua l’entità, potendo decidere anche di far analizzare un  campione in laboratorio per poi decidere in che modo procedere. Gli strumenti per la rimozione di queste escrescenze sono diversi tra cui la crioterapia, il laser ma anche l’elettrocoagulazione che consiste nell’impiego di elettrobisturi che vaporizzano la verruca. Ad ogni modo, si consiglia di procedere al lavaggio delle mani regolarmente quando si entra in contatto con una verruca presente sulla nostra pelle ma anche quella di un’altra persona dal momento che è possibile contagiarsi.

Sabrina

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