Molte persone credono che l’obbligo di pagare con il pos riguarda qualsiasi acquisto. In realtà si tratta di una convinzione errata: Scopriamo insieme perchè.
L’evasione fiscale in Italia è una vera e propria piaga. Basti pensare che ogni anno questa si aggira introno ai 100 miliardi con una conseguente perdita piuttosto consistente per le case dello Stato. Proprio per far fronte a questa situazione, è stato introdotto l’obbligo di pagamento con il Pos, in modo tale da poter tracciare le transazioni di qualsiasi entità e attuare controlli più efficaci.
A tal proposito, però, va detto che a differenza di quanto si pensa non è vero che dobbiamo pagare tutto con il pos. C’è una cosa, infatti, che può essere pagata solo in contanti.
Obbligo di pagare con il pos: ecco quello che devi sapere
Nei giorni scorsi, una donna titolare di una tabaccheria ha rifiutato la richiesta di pagamento con il pos da parte di un cliente di un pacchetto di sigarette. Si tratta di una transazione del valore di 5 euro che l’esercente si è rifiutata di accettare. Il cliente dunque ha effettuato la segnalazione alle Fiamme Gialle contattando il 117 e i militari del Comando Provinciale di Rimini hanno proceduto con il trasmettere il rapporto al Prefetto. Così come previsto dalla legge infatti la sanzione viene irrogata da quest’ultimo aumentata, peraltro, del 4% del valore della transazione rifiutata.
L’accettazione o meno del pagamento con il pos infatti non è connessa all’entità della transazione. In poche parole, qualunque sia l’importo per cui viene richiesto il pagamento elettronico, gli esercenti devono obbligatoriamente accettarlo. Tale obbligo vale sia per gli imprenditori come anche per i professionisti e dunque per tutti coloro che svolgono un’attività rivolta al pubblico.
Ovviamente, il cliente può decidere deliberatamente se pagare in contanti o con metodo elettronico e in quest’ultimo caso non sono previste sanzioni qualora vi sia una evidente indisponibilità da parte dell’esercente a causa di guasti tecnici o problemi di connettività. Ad ogni modo, la Guardia di Finanza è a lavoro per far si che venga rispettata la legge dunque l’obbligo introdotto a partire dal 1 luglio. In caso di condotte illecite quindi, il consiglio è quello di procedere con le dovute segnalazioni.