Nel corso degli ultimi due anni quanti tamponi avete effettuato? Niente paura perché il denaro speso potrà essere recuperato secondo quanto stabilito dall’Agenzia dell’Entrate.
Con l’arrivo del Covid 19 sono entrati nella quotidianità delle persone i test rapidi, molecolari e sierologici per scoprire se abbiamo o meno contratto il virus pandemico, esame necessario anche per attivare la profilassi antibiotica e relativa all’isolamento della persona.
In questi due anni sono state anche numerose le persone che hanno deciso di sottoporsi a test in questione anche per ottenere certificato verde, Green Pass, necessario per effettuare delle piccole incombenze come le semplici operazioni bancarie… investendo così un ingente somma di denaro che, comunque casa, non andrà perduta.
Test Covid rimborsati dall’Agenzia dell’Entrate
L’arrivo dei test per rivelare un eventuale contagio da Covid 19 ha fatto sì che diventasse necessario trovare un punto di incontro tra cittadino e Agenzia dell’Entrate, dato che questi rientrano nel campo dei trattamenti sanitari, tra l’altro, obbligatori a seconda delle condizioni e problematiche che si sono presentate nel tempo.
Recentemente l’Agenzia delle Entrate con la Circolare n.24/E del 7 luglio 2022 ha ufficializzato la sua posizione in relazione ai tamponi destinati a scoprire un eventuale contagio da Coronavirus che, in qualità di esame diagnostico, può essere rimborsato nella dichiarazione dei redditi presentando la documentazione necessaria.
Noto test in farmacia e quelli rapidi casalinghi
L’Agenzia dell’Entrate si è espressa anche sulle modalità di rimborso dei test rapiti effettuati nelle farmacie, ma in questo caso viene richiesta la tracciabilità del pagamento, quindi ancor meglio se effettuato con bancomat.
I test rapidi casalinghi, invece, non rientrano nel rimborso previsto dall’Agenzia delle Entrate, trattandosi di un acquisto che può essere effettuato senza ricetta medica, il cui risultato non rientra nell’ottica diagnostica ma solo preventiva personale, infatti per accertare il contagio è necessario l’esame effettuato da un ente autorizzato dal Ministero della Salute ed Asp regionali.