Sapete cos’è la congestione? Conoscete i danni che può fare? Fate attenzione, si può morire, ecco perché è cosa accade al nostro corpo.
Oggi parleremo di un disturbo purtroppo molto comune e pericoloso che può capitare a tutti senza differenza di età: la congestione. Soprattutto in questo periodo dell’anno molto caldo, vi diciamo questo perché la congestione é causata da uno sbalzo termico, in alcuni casi gravissimo e addirittura si può morire.
A fare chiarezza e a darci tutte le spiegazioni importanti per evitare la congestione e soprattutto per capire nel dettaglio cos’è e come avviene, gli esperti ci verranno in soccorso. Grazie all’aiuto medico faremo chiarezza su quest’argomento e capiremo meglio cosa accade al nostro corpo durante una congestione. Ecco i dettagli.
Il termine congestione è comunemente usato dai medici per definire un blocco di sangue in un organo del corpo, ma lo si può usare per definire un blocco anche nasale ad esempio, quando si ha un accumulo di muco nelle prime vie respiratorie. Oltre a quest’ultima come accennato si può parlare di congestione anche di altre parti del corpo, organi in particolare e può essere anche cerebrale e polmonare.
Tuttavia la congestione la si attribuisce allo stomaco, ed é proprio su quello che ci concentreremo per capirci di più. Soprattutto in estate la congestione é molto frequente proprio perché questa avviene a causa di uno sbalzo di temperatura eccessivo che subisce lo stomaco e il corpo stesso, in cui avviene un blocco digestivo che provoca uno squilibrio della circolazione sanguigna che si concentra allo stomaco e può avvenire per diverse cause o fattori.
La congestione é molto più frequente in estate, a causa delle alte temperature esterne si tende a bere acqua troppo fredda con lo scopo di rinfrescarsi oppure in caso di vacanze buttarsi in acqua che ha quasi sempre una temperatura molto più fredda rispetto a caldo che c’è fuori. Queste cose già di per sé possono recare danni all’organismo ma quando si é in fase digestiva ecco che avviene la congestione. Lo shock termico causa il blocco della circolazione allo stomaco e provoca effetti talvolta anche gravi.
Non é solo l’estate però che può causare facilmente la congestione, dato che questa può avvenire a causa di uno sbalzo di temperatura eccessivo in fase digestiva dove quindi il sangue si concentra maggiormente per favorirla. Anche in inverno quindi può capitare la stessa cosa, in maniera però inversa, passando dal caldo in casa al freddo esterno se non si é coperti bene oppure esponendosi allo stesso modo a correnti d’aria molto fredde. Durante la digestione é anche molto pericoloso praticare uno sforzo eccessivo o sport, questo perché il sangue serve anche ai muscoli e se quindi é concentrato nella fase digestiva, non può essere contemporaneamente attivo al 100% per tutti i muscoli del corpo.
Per farvi un esempio, se ci si butta in acqua fredda durante la digestione o se si assumono bevande troppo fredde e o sforzi eccessivi, il cervello ordina al corpo di favorire l’afflusso di sangue dove serve, che sia verso di sé per ripristinare la temperatura basale o verso i muscoli sotto sforzo. I bambini e gli anziani rispetto a noi sono più a rischio, in quanto i più non riescono ad identificare i primi sintomi ed evitare pericolose conseguenze e per gli anziani invece si può rischiare un collasso cardiocircolatorio in casi rari.
I sintomi di una congestione in atto, sono: sudorazione e brividi, nausea, vomito, dolori addominali, senso di svenimento fino alla perdita dei sensi e di coscienza. In caso di tuffo in acqua per esempio, questa avviene istantaneamente, provocando una congestione fulminea e portare all’istantanea perdita di sensi e morte quindi da annegamento, oppure ad un aresto cardiaco immediato.
Se su avvertono i primi sintomi, si può intervenire subito distendendosi e alzando leggermente le gambe, così da favorire il flusso di sangue, scaldare la pancia e massaggiare. Quando la situazione migliora e bene bere qualcosa di tiepido per ristabilire la situazione che in genere avviene totalmente in 2/3 ore. Per un tempo più lungo però si possono avvertire stanchezza ai muscoli e agli arti.
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