Il vaiolo delle scimmie è in grado di contaminare anche gli alimenti: ecco cosa c’è da sapere sulla trasmissione e i suoi effetti.
Continua l’emergenza relativa al vaiolo delle scimmie e a pronunciarsi al riguardo è stata anche l’Anes, Agenzia Nazionale per la sicurezza alimentare. Questa in particolare ha comunicato che mediante le analisi effettuate è emerso che il rischio che il virus possa diffondersi tramite la catena alimentare è molto elevato.
Ciò detto, ecco tutto quello che c’è da sapere riguardo all’emergenza legata al vaiolo delle scimmie che ad oggi risulterebbe in grado di contaminare anche gli alimenti. In questo articolo vi forniremo anche tutti i dettagli su come prevenire il rischio di infettarsi per via alimentare.
A partire dall’inizio dell’anno i casi di infezione registrati sono stati più di 19 mila e molti di questi al di fuori del continente africano. In Europa in particolare la situazione è particolarmente allarmante tanto da spingere l’Oms a dichiarare lo stato d’emergenza. A tal proposito, va detto che, stando ai dati ad oggi alal mano, la trasmissione del virus monkeypox si verifica in prevalenza tramite le lesioni presenti sulla pelle di una persona infetta o anche attraverso le goccioline di saliva. Già a partire dagli anni 70 sono stati identificati una ventina di focolai la cui diffusione sarebbe avvenuta mediante alimenti contaminati.
Con il tempo sono stati registrati anche altri casi che sarebbero risultati connessi al consumo di carne di animali selvatici. A tal proposito, l’Anes ha precisato che non è assolutamente da escludere una trasmissione del virus in questione per via alimentare specificando che questa può contaminarsi al contatto diretto con un malato o con le superfici.
Va da sè che alla luce di questo l’Agenzia francese ha voluto ribadire l’importanza di adottare alcune pratiche igieniche che possono rivelarsi estremamente importanti. In particolare, le persone che hanno ferite infette non devono assolutamente maneggiare alimenti o cucinarli. Com’è ovvio, tale attenzione è particolarmente consiglia nel caso in cui si presentino sintomi simili a quelli legati al vaiolo delle scimmie e dunque eruzioni cutanee, appunto, come anche febbre o mal di testa.
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