Scuola mascherine a settembre, come sarà il rientro dei ragazzi. Il governo ha già pronto il piano per la ripresa
Manca circa un mese e mezzo all’inizio del nuovo anno scolastico, il governo però è già alle prese con tutte le nuove direttive in vista della ripresa delle attività, in particolare per quanto riguarda le regole anti-covid.
Gli studenti sono stati tra i più colpiti dalla pandemia, e non è escluso che anche il prossimo anno possano nuovamente dover sottostare a rigide norme restrittive.
Ormai praticamente da ogni parte l’obbligo di utilizzo della mascherina è decaduto, e per questo anche il prossimo anno scolastico dovrebbe iniziare senza un utilizzo di mascherina obbligatorio o particolari restrizioni. Si temono però nuove ondate in autunno che potrebbero convincere il governo ad un temutissimo dietro front che riporterebbe la situazione a qualche mese fa.
Il protocollo per la scuola deciso nei mesi scorsi, che indicava le norme anti-covid da seguire scadrà il prossimo 31 Agosto e non dovrebbe essere rinnovato. Non è escluso però come detto che la situazione possa cambiare. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il governo starebbe lavorando a nuove misure da potere attuare, ma solo in caso di emergenza e di un preoccupante e repentino aumento dei contagi. Una sorta di “cuscinetto” che consenta di avere già delineato un piano in caso di bisogno.
Questo però non dovrebbe comunque coinvolgere l’obbligo di utilizzo delle mascherine. In ambito scolastico le mascherine venivano fornite alle scuole, un milione di mascherine venivano acquistate per ogni giorno di lezione. Al momento questo sistema è fermo, e non dà segnali di dovere ripartire in tempi recenti. Per questo la sensazione è che, almeno nell’immediato, si vada verso un rientro a scuola senza l’obbligo di avere la mascherina. E’ più probabile che in caso di emergenza il “piano” studiato dal governo preveda misure e incentivi che riguardano l’aerazione della struttura. Questo però può risultare più complicato del previsto, la maggior parte delle strutture non hanno infatti le risorse necessarie e non sono state adeguate alle esigenze anti-covid. Servirà quindi comunque accelerare in tal senso.
Maggiori dettagli si avranno nelle prossime settimane, soprattutto alla luce delle elezioni che porteranno in carica un nuovo governo, che potrebbe avere idee o opinioni contrarie al percorso seguito sino ad ora.
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