L’aspirina rientra nella famiglia degli antinfiammatori, riconosciuta anche tre più potenti che ci siano, ma che potrebbe avere delle controindicazioni se presa una volta al giorno per molto tempo?
La famiglia dei farmaci è veramente molto vasta, motivo per cui bisogna prestare veramente molto attenzione al tipo di farmaco che viene assunto e soprattutto per il tempo che questo viene prescritto, a seconda delle necessità che si intende fronteggiare e casistiche da curare.
L’aspirina, ad esempio, rientra tra i farmaci che sono sempre presenti nelle case degli italiani che viene assunta per varie motivazioni, considerato un tipo di farmaco che aiuta considerevolmente nella cura dei vari malesseri. Ma quando questa può fare davvero male all’organismo?
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, sono numerose le persone che si affidano quotidianamente all’uso dell’aspirina a seconda delle tipologie di malessere necessità che si intende fronteggiare.
Eppure, su questo farmaco particolarmente diffuso sono state rivelate numerose opinioni e pareri contrastanti che fanno storcere il naso ai presenti, soprattutto per coloro che fanno affidamento ma l’aspirina che viene prescritta in particolare i casi come in quella impiegata per la prevenzione cardiovascolare.
Tale farmaco, dunque, metterebbe in alto un’azione importante che aiuta la prevenzione di tumori al fegato ma allo stesso tempo raddoppierebbe il rischio di contrarre una malattia della retina.
A rispondere ai vari dubbi sopra elencati, così come si evince dal portale web della Fondazione Veronesi, è stato Andrea Decensi, responsabile della Struttura Complessa Oncologia Medica dell’ospedale Galliera di Genova. L’esperto è tornato a sottolineare così l’azione positiva che viene messa in atto dall’aspirina, considerata appunto un potente antinfiammatorio, il quale agisce anche prevenzione di alcune patologie che vengono associate allo stato per motorio e cronico.
In particolar modo, si fa riferimento all’azione che l’aspirina mette in atto nei confronti di alcuni tumori sono nascere attraverso meccanismi di formazione nello stimolo proliferativo dovuto all’infiammazione “su cui poi puoi inserire l’azione di un cancerogeno qualche errore del DNA trasformazione neoplastica delle cellule”. Il dottor Decensi, successivamente, ha concluso così il suo intervento: “Lo testimoniano ormai diversi studi scientifici: l’aspirina, specie a basso dosaggio cardiologico (100 milligrammi al giorno), è stata associata a una prevenzione del tumore del colon e di altri tumori di tipo adenocarcinomatoso molto frequenti (di derivazione dalle cellule ghiandolari) come polmone, apparato digestivo, tra cui il fegato”.
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