Sono in arrivo delle novità in materia di legge 104 che riguardano in particolare coloro che si occupano del disabile. Ecco tutto quello che devi sapere.
La legge 104 non è altro che la normativa che regola la disciplina relativa alla disabilità. Nello specifico, sono contenute le disposizioni che riguardano l’assistenza, l’integrazione sociale come anche i diritti previsti per le persone affette da handicap.
A tal proposito, può essere utile sapere che per coloro che si occupano dei disabili sono in arrivo delle novità che cambiano definitivamente la normativa attualmente in vigore.
Legge 104: ecco le novità per coloro che assistono il disabile
Fino a questo momento, la legge 104 prevedeva la possibilità di usufruire di 3 giorni di permesso di lavoro al mese per assistere la persona affetta da handicap solamente per un componente del nucleo familiare. Questo comportava che il disabile in questione non poteva usufruire della possibilità di disporre di più di un referente unico.
Non a caso, la normativa contemplava la predetta figura che non è altro che colui che si occupa dell’assistenza di una persona affetta da grave disabilità, prevedendo in capo a quest’ultima la possibilità di usufruire di una serie di agevolazioni. A partire dal 13 agosto 2022, però, è stata introdotta una novità che consente al disabile di poter disporre di uno o più referenti che dunque si possano occupare di lui. Coloro che possono presentare la domanda all’INPS per assistere il disabile, in ogni caso, devono essere conviventi con lo stesso. A tal proposito, un’altra novità riguarda il fatto che la predetta condizione può essere anche acquisita. Ciò significa che come referente unico può essere designato anche colui che risulta essere convivente con il disabile dopo la presentazione della domanda.
Com’è ovvio, resta il limite massimo di tre giorni al mese per usufruire del permesso dal lavoro e di conseguenza questi non potranno essere accumulati lo stesso giorno da due lavoratori per un unico disabile. Infine, va ricordato che la normativa in vigore stabilisce che vengano designati tra i beneficiari delle agevolazioni previste per coloro che assistono disabili i parenti entro il terzo grado solo nel caso in cui quelli più stressi siano assenti o essi stessi invalidi.