Smart working da settembre tutte le novità

Sabrina

Influencer - Esperti

A partire dal mese di settembre sono in arrivo delle importanti novità per quanto concerne lo smart working che apporteranno delle modifiche strutturali. Ecco in cosa consistono.

Con il termine smart working si fa riferimento ad un sistema di lavoro che si basa su una sostanziale assenza di rigidità per quanto concerne gli orari e dunque tutti gli schemi che solitamente caratterizzano il normale rapporto di lavoro. In poche parole, grazie ad esso i dipendenti possono svolgere le loro mansioni al di fuori di quella che è la sede aziendale.

Smart working da settembre tutte le novità

Ciò detto, a partire dal mese di settembre sono in arrivo delle novità che segneranno delle modifiche strutturali per quanto concerne la tipologia di approccio lavorativo in questione.

Smart working: cosa cambia a partire da settembre

Smart working da settembre tutte le novità

Come accennato poc’anzi, la normativa relativa al lavoro agile sta per essere modificata grazie a dei provvedimenti contenuti all’interno del Decreto Aiuti bis. In particolare, quest’ultimo prevede la semplificazione delle modalità con le quali è possibile richiedere il ricorso allo smart working e dunque le modalità di comunicazione da parte dell’azienda.

Nel dettaglio, le nuove disposizioni di legge che varranno a partire da settembre prevede in capo al datore di lavoro operante nel settore privato la possibilità di applicare lo smart working in azienda anche se non dovesse essere presenta un accordo individuale, con una modalità di comunicazione semplificata al Ministero del Lavoro così come previsto durante gli anni di pandemia. Va detto comunque che resta l’obbligo di stipula di modo da agevolare l’accordo.

L’azienda dovrà procedere con l’invio dei dati relativi ai lavoratori e dunque dei nominativi degli stessi che lavoreranno in smart working, specificando la data di inizio e di fine del lavoro. Va ricordato che qualora non si provveda alla comunicazione, si andrà incontro ad una sanzione di natura amministrativa che può arrivare anche fino a 500 euro per ciascun dipendente. Alla luce di quanto appena detto, si tratta di novità che mirano a semplificare l’iter burocratico previsto nel caso in cui un’azienda voglia ricorrere al sistema di lavoro agile nell’ottica di snellire i vari procedimenti rendendo più semplice la vita non solo delle aziende ma anche dei lavoratori.

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