Dopo la settimana corta nelle scuole potrebbe arrivare un’ulteriore riduzione nell’orario delle lezioni, le quali potrebbero scendere a 3 giorni alla settimana di presenza per gli alunni.
Nel corso degli ultimi anni a riscuotere un grandissimo successo anche in Italia è stata la rimodulazione dell’orario scolastico, al quale hanno aderito numerosi complessi scolastici mettendo in atto lezioni dal lunedì al venerdì lasciando liberi i ragazzi per weekend. Una rimodulazione già presente in altre nazioni, ma escludendo le lezioni nell’orario pomeridiano come spesso accade.
Recentemente, inoltre, è stata avvallata anche l’ipotesi di ridurre ulteriormente gli orari scolastici da cinque giorni la settimana a tre, o massimo quattro. Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Scuola solo tre giorni la settimana
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, dunque, a riscuotere un grandissimo successo è stata l’introduzione della settimana corta delle lezioni anche nelle scuole italiane, ma all’estero c’è chi sta puntando ad un ulteriore modifica dei giorni di lezione.
In Inghilterra, infatti, sta facendo parecchio discutere la possibilità di rimodulare ulteriormente i giorni di lezione, scendo a quattro o addirittura a tre. A commentare il tutto, così come riportato da Il Messaggero è stato preside della Southend High school for boys, Robin Bevan: “Se una settimana breve non è già stata pianificata, sarà sicuramente presa in considerazione da alcune scuole. In assenza di investimenti sopra l’inflazione attesi da tempo nei finanziamenti scolastici, diventerà una prospettiva realistica prima piuttosto che dopo”.
Scuola e questione di costi…
In Inghilterra, dunque, la crisi economica sta travolgendo ogni settore, persino quello della scuola pubblica per la quale si richiede un vero e proprio intervento, prevedo la possibilità di ricalibrare i giorni e magari introdurre una formula ibrida tra lezioni in presenza e didattica online… anche se al momento tutto resta solo un progetto sulla quale gli esponenti della politica inglese sta lavorando in modo concreto.
Ad esprimersi in tal senso, così come sottolineato dal quotidiano sopracitato, è stato un rappresentante del Dipartimento per l’istruzione inglese che recentemente ha comunque conferma l’emergenza, ma respingendo la possibilità di un taglio delle ore di lezione nonostante i lavori in corso per capire se sarà o no possibile attuarla. In tal senso, dunque, è stato dichiarato: “Riconosciamo che le scuole, proprio come l’economia in generale, stanno affrontando costi maggiori, anche per l’energia e la retribuzione del personale. La settimana scolastica dovrebbe durare un minimo di 32,5 ore per tutti gli istituti tradizionali finanziati dallo Stato. Migliaia di scuole offrono già questa durata della settimana entro i budget esistenti e ci aspettiamo che gli attuali piani di finanziamento ne tengano conto”.