Una ragazza è riuscita a rimanere incinta grazie ad un kit fai da te da soli 30 euro . Si tratta di una nuova tipologia di inseminazione artificiale: ecco tutto quello che c’è da sapere.
Mediante l’inseminazione artificiale viene collocato un campione seminale sia del partner che di un donatore all’interno dell’utero della donna. L’obiettivo è quello di aumentare la possibilità di restare incinta rispetto ai normali rapporti sessuali. A tal proposito, in queste ore sta facendo molto discutere l’episodio che ha visto una ragazza rimanere incinta mediante un kit da 30 euro.
Ciò detto, la vicenda ha suscitato reazioni discordanti e aperto la questione relativa alla sicurezza di una simile pratica. Ecco tutto quello che c’è da sapere al riguardo.
La vicenda ha come protagonista una ragazza inglese Bailey Ennis, di 24 anni, che ha deciso di coronare il suo sogno di diventare mamma ricorrendo ad un kit per l’inseminazione artificiale comprato su internet per soli 30 euro. La donna, infatti, non aveva intenzione di avere una relazione con un uomo ma solo di diventare madre così ha trovato un donatore di sperma e con il kit è riuscita a rimanere incinta.
Bailey si è detta estremamente contenta di essere diventata madre lo scorso luglio e soprattutto di aver deciso di farlo da sola. La donna ha spiegato che essendo lesbica ha sempre avuto ben in mente che per avere un bambino avrebbe dovuto ricorrere all’inseminazione artificiale. Tuttavia, ha anche spiegato di non aver assolutamente intenzione di avere una relazione, ma semplicemente ha espresso il desiderio di avere un bambino e ha fatto di tutto per riuscirci. A tal proposito, ha spiegato che è riuscita a trovare una persona che ha deciso di accettare la sua richiesta di diventare il suo donatore. Il piccolo Lorenzo è nato il 2 luglio del 2022 e a detta di Bailey ha i suoi stessi occhi ed il suo stesso naso. Per quanto riguarda il suo donatore, la ragazza ha spiegato che potrà incontrarlo qualora avesse questo desiderio.
Il Governo inglese però ha messo in guardia riguardo all’inseminazione artificiale a casa in quanto si tratta di una pratica piuttosto rischiosa se non eseguita in una clinica. Lo sperma del donatore, difatti, dovrebbe essere sempre sottoposto a test per verificare la sussistenza dei requisiti di qualità e sicurezza.
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