Una nuova importante novità inserita nel testo della Legge 104 permetterà ai titolari del diritto e ai familiari di ottenere più giorni di permesso per l’assistenza della persona interessata. Ecco come e quando potere accedere al permesso.
L’introduzione della Legge 104 ha permesso a molti italiani di vedere cambiare in modo positivo l’organizzazione della vita nel momento in cui ci si deve prendere attivamente cura di una familiare gravemente malato, o nel caso in cui ad essere il titolare del diritto previsto sopra citato sia il diretto interessato.
In particolar modo la legge sopracitata ha fatto sì che venissero messe a disposizione una lunga serie di permessi e richieste che possono essere messe in atto in campo lavorativo, come nel caso dei giorni di permesso dai quali si può usufruire durante il mese per provvedere ad eventuali visite mediche o accompagnare la persona che richiede assistenza ad effettuare i dovuti controlli previsti.
Legge 104, cosa cambia nei permessi
Come già previsto dalla Legge 104 è possibile fare accesso a tre giorni di permessi settimanali per assistere le persone disabili, o nel caso in cui il titolare del diritto sia esso stesso una persona disabile che ha necessità di adempiere ad eventuali appuntamenti medici importanti. Infatti, sulla base di tale motivazione è possibile anche fare in modo che i giorni di permesso accumulati o usufruiti ad ore, a seconda appunto delle esigenze previste.
È bene ricordare che i fatidici permessi a cui facciamo riferimento si articolano nel seguente modo e sono diretti anche a persone che devono assistere il paziente con disabilità:
- Genitori naturali, adottivi o affidatari di figli disabili in situazione di gravità;
- Coniuge, da unione civile oppure convivente di fatto, così come previsto dell’articolo 1, commi 36 e 37, legge 76/2016, parenti o affini entro il terzo grado di familiari con disabilità grave ai sensi della legge 104/92 articolo 3 comma 3.
3 giorni di permesso + 3 giorni aggiuntivi
La Legge 104, dunque, mette titolari anche nelle condizioni di poter usufruire di tre giorni di permesso più altri tre giorni di permesso così come si evince dalla circolare Inps 32 del 2012. Tale per me sì aggiuntivo è permesso solo nel caso in cui il familiare di assistere sia un coniuge o derivante da unione civile o convivente di fatto, ma anche nel caso in cui si tratti di un parente o fine entro il primo grado di parentela.
Il soggetto affetto da grave disabilità deve aver già compiuto 65 anni e le sue patologie devono essere del tutto invalidanti. Sulla basta di tali motivazione si può avere accesso ad ulteriori tre giorni di permesso già previsti dalla legge 104 a seguito appunto di assistenza con modalità di tempi differenti non sovrapponibili, motivo per cui l’Inps potrebbe accogliere appunto la richiesta di giorni in più necessari per l’assistenza.