L’anguria o anche il melone sono due frutti tipici dell’estate ma non tutti sanno quali sono i pro e i contro di entrambi: ecco spiegato una volta per tutte quale dei due devi prediligere.
L’anguria o anche il melone sono molto consumati in estate poiché sono in grado di donare freschezza consentendo di combattere meglio le alte temperature. Non tutti sanno però quali sono i pro e i contri di entrambi i frutti e di conseguenza quale prediligere fra i due.
Di seguito, vi sveliamo tutti quelli che sono i vantaggi e gli svantaggi derivanti dal consumare l’anguria o il melone al fine di capire quale dei due è bene prediligere.
Anguria o melone: ecco quale scegliere
La differenza principale tra l’anguria e il melone, risiede nel fatto che il primo è maggiormente ricco di acqua e quindi è in grado di donare grande idratazione all’organismo, svolgendo anche una spiccata azione diuretica. Tale azione è resa possibile grazie anche all’elevata presenza di sali minerali che aiutano a reintegrare i liquidi persi. Dal canto suo invece, il melone è maggiormente ricco di vitamine e dunque dal punto di vista nutrizionale risulta essere più completo.
Per quanto riguarda i punti in comune questi sono rappresentati dal fatto di essere particolarmente ricchi di antiossidanti e di svolgere una efficace azione antinfiammatoria. Aiutano, inoltre, a tenere sotto controllo la fame per via del loro potere saziante. Per quanto concerne le calorie, per 100 grammi di prodotto, il melone ne contiene 30, mentre l’anguria 15. In entrambi i casi, dunque, si tratta di un apporto calorico basso che li rende entrambi ideali per chi vuole perdere peso.
I frutti in esame, però, presentano anche delle controindicazioni. Tanto per cominciare, il melone è sconsigliato difatti nelle persone che soffrono di diabete a causa dell’effetto lassativo. In questi pazienti, difatti, è consigliato preferire l’anguria. Quest’ultima, invece, è meno consigliata nel caso di coloro che vogliono seguire una dieta bilanciata dal momento che contiene molto potassio, mentre è carente di sodio causando l’insorgere di crampi. In entrambi i casi, comunque, si tratta di frutti che possono causare problemi digestivi e dunque vanno consumati lontano dai pasti.