Un esperto infettivologo ha spiegato il motivo per cui bisognerà fare la quarta dose: ecco quali sono i rischi connessi al mancato richiamo.
Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, è intervenuto per spiegare qual è il motivo per cui bisognerà fare la quarta dose. In molti, difatti, si chiedono quale sia il senso di sottoporsi ad un ulteriore richiamo ora che l’emergenza sembra essere rientrata.
Secondo Andreoni la quarta dose è fondamentale per una determinata categoria di persone e per ridurre i rischi derivanti da un pericolo in particolare.
Stando a quanto afferma l’esperto la quarta dose sarà necessaria per ridurre il rischio connesso alla nuova variante: Centaurus. Questa, difatti, risulta essere di gran lunga molto più trasmissibile di Omicron 5. Questo potrebbe portare inevitabilmente ad una diffusione dell’epidemia e dunque ad un aumento dei casi provocando di conseguenza l’innalzamento delle ospedalizzazioni e purtroppo anche dei decessi.
Al momento, comunque, non è ancora nota la pericolosità della variante anche se chiaramente aumentando il numero di casi aumenta di conseguenza anche il numero di casi di grave infezione. Senza contare poi il fatto che coloro che sono guariti potrebbero anche reinfettarsi così come oramai è stato ampiamente accertato scientificamente. A tal proposito, a donare un po’ di tranquillità c’è la notizia che per la fine di ottobre arriverà il vaccino bivalente che risulterebbe in grado di proteggere dalla variante, aprendo la strada alla possibilità di un vaccino annuale.
E’ molto probabile che questo vaccino sarà somministrato con la quinta dose. In particolare, coloro che si sono già sottoposti alla quarta ormai un paio di mesi fa, devono calcolare che quando arriverà nel nostro Paese il vaccino bivalente saranno ormai trascorsi circa quattro mesi. Questo significa che la dose comincerà a perdere la sua efficacia e dunque si dovrà intervenire con la quinta dose. Quest’ultima, secondo Andreoni, è rivolta in particolare alle categorie più fragili e agli anziani. Alla luce di quelle che sono le parole dell’esperto Massimo Andreoni, dunque, non va assolutamente sottovalutata l’importanza di sottoporsi al richiamo.
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