Arriva l’allarme per suicidi giovanili: ecco i segnali che non sono sa sottovalutare per salvargli la vita.
Purtroppo i telegiornali sono pieni di notizie scioccanti che riguardano suicidi giovanili. Sono tanti i ragazzini che decidono di togliersi la vita e le cause sono tantissime. Chissà cosa scatta nella loro mente in quel momento, i pensieri e o problemi diventano macigni insopportabili tanto da dire basta e farla finita.
Nell’ultimo periodo purtroppo, il numero di suicidi giovanili sale sempre di più, per cui scatta l’allarme da parte degli esperti: cercate di capire cosa non va tramite questi segnali da non sottovalutare.
Gli esperti nel settore quindi psichiatri, studiano questo fenomeno del suicidio giovanile già dagli anni 50. Grazie alle ultime statistiche e studi approfonditi, sono arrivati alla conclusione che i segnali esistono prima che di peggio possa accadere. Questi segnali possono essere captati in diversi modi e grazie all’aiuto degli studiosi abbiamo le risposte.
La fascia di età vittima di questo atto orribile interessa ragazzini a partire dai 12 ai 17 anni, l’adolescenza é infatti il periodo più difficile e si registra un numero maggiore di suicidio da parte di ragazzine rispetto ai ragazzini. Come già detto poc’anzi, anche solo il pensiero di un suicidio che può scattare nella mente può essere captato grazie ad un pó di attenzione a diversi atteggiamenti.
In più abbiamo
Parlare ed aprirsi sono le cose fondamentali che soprattutto i genitori possono e devono mettere in atto, ma non solo. In questo caso anche amici, insegnanti, familiari o medici, possono aiutare i ragazzini ad abbandonare i pensieri negativi. Bisogna aiutarli a reagire e fargli capire l’importanza che hanno nella vita di chi lo circonda e quanto di bello può e deve ancora accadere nella loro vita. Parole rassicuranti di amore e affetto sono fondamentali in questi casi, aiutano sicuramente i ragazzini ad aprirsi e soprattutto a capire cosa li fa soffrire a tal punto da spingerli verso una soluzione senza via d’uscita.
La tecnologia si sa ha i lati buoni e anche quelli negativi, non necessariamente é a causa di un “bullo” che un ragazzino può essere spinto verso il suicidio. Anche I social purtroppo sono un elemento distruttivo per l’adolescenza. Dietro una testiera si possono nascondere menti malate e diaboliche che spingono addirittura anche i bambini, lavorando silul loro subconscio già da molto piccoli. Per cui soprattutto i genitori: Prestate sempre attenzione, seguite i vostri figli, passate più tempo che potete con loro, soprattutto l’adolescenza é una fase difficile oggi, per cui non abbassate mai la guardia.
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