Un nuovo allarme è stato lanciato dagli esperti circa l’uso del sale in cucina, il quale andrebbe diminuito per evitare incredibili effetti negativi che questa sul corpo.
Nel corso degli anni sono stati messi in atto numerosi studi scientifici che hanno permesso di capire l’importanza del sale negli alimenti, ma allo stesso tempo il quantitativo quotidiano che una persona può assumere però non imbattersi in varie ed eventuali problematiche.
Non a caso, a rompere il silenzio sull’argomento in questione è stato anche Ciro Indolfi nonché presidente della Società italiana di cardiologia in occasione del Congresso della Società europea di cardiologia tenutosi a Barcellona.
Recentemente è stato stabilito come la dose quotidiana di sale da assumere nei propri alimenti non dovrebbe mai superare i 5 grammi, ancor meglio se tale porzione può essere diminuita nel quotidiano fino a 3,5 grammi. Il motivo di quanto detto è davvero molto semplice e potrebbe mettere in salvo la salute della persona da determinate problematiche che si potrebbero presentare in un secondo momento.
Il sale in eccesso, infatti, è spesso tra responsabili di malattie cardiovascolari ma anche di colesterolo alto e non solo… effetti dannosi sulla salute che si possono presentare all’improvviso e che potrebbero mettere seriamente in pericolo la vita dell’uomo.
A tenere banco nel mondo dell’informazione scientifica, così come diffuso anche dal portale Sky TG 24, troviamo le dichiarazioni rilasciate da Ciro Indolfi nonché presidente della Società italiana di cardiologia.
In Relazione al consumo di sale nel quotidiano ecco che il professore Ondolfi ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Il sale è una parte importante della nostra dieta. Questo minerale si trova naturalmente in alcuni alimenti e in grandi quantità nei cibi trasformati. La sua assunzione aiuta a bilanciare i livelli di liquidi nel corpo, ma l’organismo ne richiede appena una piccola quantità per condurre gli impulsi nervosi, contrarre e rilassare i muscoli e mantenere il corretto equilibrio di acqua e minerali. Anche in Italia una piccola riduzione del sale consentirebbe grandi benefici, tenuto conto che nel nostro Paese le malattie cardiache continuano ad essere la principale causa di morte con 240mila decessi ogni anno“.
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