Curiosità

La scoperta incredibile della felicità, come gli studi la dimostrano

Per essere felici bisogna mettere in atto alcune scelte che potrebbero davvero cambiare la nostra vita e, non a caso, la conferma di quanto detto arriva anche dagli studi che sono stati effettuati di recente. Ecco di cosa si tratta.

La ricerca della felicità è un qualcosa che si snoda su diversi punti di vista, anche scientifici, così come dimostrato anche dalla costante necessità di fare in modo di migliorare le condizioni di vita dell’essere umano e allontanare quanto più possibile anche le fonti di stressa.

Infatti, un nuovo studio che è stato condotto in Inghilterra in relazione, appunto, alla ricerca della felicità e che deve essere davvero affine alla nostra vita e che deve essere trovata anche lontano dal nostro ambiente di confort.

Scoperta incredibile sulla felicità

Ebbene sì, come abbiamo avuto modo di spiegate precedentemente, nel mirino dell’attenzione del web troviamo una nuova ricerca messa in atto in campo scientifico e che ha permesso di capire come procedere per la ricerca e trovare, finalmente, la felicità desiderata.

Il punto di partenza, dunque, riguarda proprio il luogo dove vivere, scegliendo così delle location con dell’ampio spazio verde e, ancor meglio, se vicino al mare.

“Per la prima volta…”

A rompere il silenzio e spiegare i risultati del nuovo studio in questione è stata Catherine De Lange, attraverso un lungo articolo pubblicato sull’Internazionale ed uscito sul New Scientist.

La De Lange, dunque, parlando dello studio alla ricerca della felicità ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Per la prima volta è stata confermata l’idea che gli spazi verdi allevino la depressione. E gli spazi blu? L’idea che gli spazi blu siano migliori di quelli verdi ha cominciato a emergere circa dieci anni fa, quando Susana Mourato della London School of Economics e George Mackerron dell’Università del Sussex, nel Regno Unito, hanno pubblicato. Hanno reclutato più di ventimila persone in tutto il paese“. Infine: “I partecipanti hanno dovuto usare un’applicazione per smartphone che gli chiedeva come si sentissero in momenti casuali della giornata e di inviare le risposte in quel preciso momento“.

Francesca Guglielmino

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