Smart Working lavori da casa si, ma conviene veramente? Non è tutto oro quello che luccica, i contro che non prendi in considerazione
La pandemia da Coronavirus ha lasciato diversi strascichi nelle nostre vite. Nonostante la convivenza con il virus grazie alla campagna di vaccinazione e a varianti sempre meno aggressive sia ormai più agevole, molte abitudini e consuetudini entrate nella nostra quotidianità durante i difficili mesi di lockdown sono divenute parte di una nuova normalità. Tra queste c’è sicuramente lo smart working, ovvero la possibilità di svolgere la propria attività lavorativa (o anche quella scolastica) anche lontano dal proprio normale posto di lavoro.
Lo smartworking ha sicuramente portato diverse comodità. Maggiore flessibilità, meno stress, più freschezza nel lavoro, la possibilità di essere più presente nella propria abitazione e di non dovere viaggiare ogni mattina. E’ sempre più apprezzato sia dalle aziende, che diminuiscono spesso considerevolmente i costi, che dai lavoratori. Il 60% delle aziende starebbe già pensando di attuare questo metodo di lavoro anche dopo la pandemia. Anche questa positiva rivoluzione, però, dati alla mano, può avere dei risvolti negativi.
Secondo i dati raccolto dall’osservatorio SOStariffe.it infatti lo smartworking ha portato un importante aumento nei costi delle bollette. E’ infatti stato stimato che la didattica a distanza e il lavoro da casa abbiano portato ad alzare le bollette in media di una cifra compresa tra i 145 e 268 euro.
E’ stata fatta per completezza di dati una suddivisione in base alla composizione del nucleo familiare. E’ emerso che i single hanno incrementato i loro costi di 145 euro all’anno, per le coppie si è stimato invece un aumento del 193 euro, mentre le famiglie hanno pagato ben 268 euro in più all’anno di costi legati allo smartworking. Sono state le famiglie, come si evince anche dai dati, a risentire di più degli effetti dello smartworking. Tra bambini e didattica a distanza e il lavoro a casa, il costo in bolletta è davvero lievitato.
In questo è ovviamente da considerare il generale notevole aumento dei costi delle utenze causato dallo scoppio della guerra in Ucraina, che ha portato un grande peso sulle tasche degli italiani e che è tutt’ora al centro del dibattito pubblico. Lo smartworking ha però incentivato questo aumento. Come dice un vecchio detto, non è tutto oro quello che luccica.
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