Farmaci scaduti, si possono prendere? Ecco la risposta dell’esperto

Sabrina

Influencer - Esperti

In molti si chiedono se si possano prendere i farmaci scaduti: ecco la risposta definitiva a questo quesito molto diffuso.

Sono tante le persone che si chiedono se assumere farmaci scaduti possa essere dannoso per la salute. Può capitare, infatti, di ritrovarsi in casa pillole e sciroppi di cui avremmo bisogno ma la cui data di scadenza è già passata, domandandosi se è possibile assumerli senza correre rischi per questo.

Farmaci scaduti, si possono prendere? Ecco la risposta dell'esperto

Ciò detto, di seguito vi forniamo tutte le informazioni necessarie riguardo a questo interessante argomento per evitare di mettere in pericolo la propria salute.

Farmaci scaduti: ecco qual è il rischio legato all’assunzione

Farmaci scaduti, si possono prendere? Ecco la risposta dell'esperto

Tanto per cominciare va detto che la data di scadenza che si trova presente sulla confezione di un farmaco sta ad indicare il limite entro cui risulta essere pienamente efficace e sicuro. Tuttavia va precisato che dipende anche molto dalla cura con cui vengono conservati.

L’ente che si occupa di regolare i farmaci in America, la Food and drug administration, ha condotto una ricerca molto interessante al riguardo che ha portato alla scoperta del fatto che anche diversi mesi dopo la loro scadenza, i medicinali possono essere riutilizzati. In particolare, l’analisi è stata condotta sui medicinali che sono risultati inutilizzati dall’esercito americano e poco meno del 90 per cento di essi è risultato in ottime condizioni. In media, infatti, questi sono risultati riutilizzabili fino a oltre i 66 mesi successivi alla loro scadenza. Com’è ovvio, il risultato dello studio non può dare una certezza riguardo alla totale sicurezza derivante dalla pratica di assumere farmaci scaduti, come infatti non si può affermare che i medicinali oltre la data di scadenza siano sempre sicuri.

A tal proposito, gli esperti consigliano di prestare attenzione ad eventuali alterazioni del farmaco, valutando eventuali cambiamenti sia nella forma che nel colore. In particolare, il deterioramento viene favorito dalla presenza di umidità, di fonti di calore e delle alte temperature. In genere, inoltre, la temperatura ideale per conservare i medicinali compresa tra i 20 e i 25 gradi. Com’è chiaro, ciò dipende anche dal tipo di medicinale che bisogna assumere e dalle istruzioni contenute all’interno del foglietto illustrativo.

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