Curiosità

Congedo mestruale retribuito: finalmente ci siamo

Finalmente ci siamo, arriva il congedo mestruale retribuito per tutte noi. Ecco tutti i dettagli su come richiederlo.

Da un pó di tempo a questa parte se ne sta già parlando, il congedo mestruale é stato motivo di molte discussioni ma finalmente quello che sembrava impossibile oggi é stato approvato. Durante quel fastidioso ma inevitabile periodo del mese, chi più chi meno vive giorni di disagio e spesso accompagnati da dolori diffusi, andare a lavoro diciamoci la verità almeno per i primi giorni, è davvero dura.

Per molte è stato necessario chiedere almeno 1 giorno di aspettativa per riprendersi e sempre a discapito personale poiché non era prevista alcuna retribuzione.Dopo tante richieste però e tanto parlare finalmente ci siamo: é arrivato il congedo mestruale retribuito. Ecco in cosa consiste e tutti i dettagli su come richiederlo.

Che cos’è il congedo mestruale retribuito

Il congedo mestruale consiste nell’assenza giustificata dal lavoro per 3 giorni al mese di cui le donne con ciclo doloroso certificato da un medico specialista, possono usufruire. Si tratta di una legge ‘apripista’ a tutela delle donne lavoratrici che non ha precedenti in Europa, ma in Giappone ad esempio il congedo mestruale esiste dal 1947. Le lavoratrici possono non recarsi a lavoro e non esiste un limite di giorni. Il congedo mestruale retribuito in Italia però secondo la legge prevede la possibilità di poter fare richiesta di un solo giorno al mese completamente retribuito.

A chi spetta il congedo mestruale retribuito

Il congedo mestruale é obbligatorio solo con certificato medico rilasciato da uno specialista e spetta alle lavoratrici con contratti di lavoro subordinato o parasubordinato, a tempo pieno o parziale, a tempo indeterminato o determinato ovvero a progetto. Insomma nessuna esclusa.

La novità

Sembra quasi impossibile ma addirittura la novità più grande in assoluto riguarda una ditta veneziana riportata dall’amministratore delegato dell’azienda, Martino Ormesani, che prevede un rapporto di fiducia reciproca su cui si baserà il meccanismo di approvazione e di riconoscimento del congedo mestruale retribuito da parte della ditta, nei confronti di tutte le sue donne lavoratrici. Pare infatti che per motivi di privacy e fiducia le donne non saranno tenute ad esibire alcun certificato o richiesta scritta ne verbale per richiedere un giorno di pausa per le mestruazioni.

Un passo avanti

Certo questa novità é un enorme passo avanti, ma non è finita qui, pare infatti che addirittura l’azienda veneziana metterà a disposizione una fornitura gratuita di assorbenti nei bagni, un sogno insomma. L’unica pecca di cui si sta discutendo é che la retribuzione é solo per 1 giorno cosa che ad esempio é differente in Spagna, dove i giorni di congedo mestruale totalmente retribuiti sono pari a 3.

Italia Murolo

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