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Tatuaggi fai da te permanenti, dimentica il dolore e il tatuatore

I tatuaggi hanno una storia molto longeva, belli da vedere, ma con un fastidioso dolore al quale ben presto potremmo dire addio? La vera e propria rivoluzione è segnata, dunque, dai tatuaggi da te permanenti. Ecco di cosa si tratta. 

Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, nel corso dei secoli sono state davvero numerose le storie legate alla realizzazione dei tatuaggi sulla pelle, come nel caso dei guerrieri maori che si sottoponevano a tale pratica raccontato come in una mamma tutte le loro tappe della vita.

Oppure, un altro esempio è segnato dai marinai, i quali effettuavano un tatuaggio prima di partire per il loro viaggio, uno sulla nave e un terzo a conclusione della missione.

Tatuaggi permanenti… arriva la svolta

Per quanto i tatuaggi siano belli da vedere, realizzarli sulla propria pelle non è poi indolore… non a caso, sono numerosi i tatuatori che sostengono la teoria secondo la quale i tatuaggi siano delle ferite e delle cicatrici che vogliamo noi sul corpo, le quali non sono esenti dal dolore. Ricordiamo, infatti, che l’inchiostro viene posizionato nei primi strati della nostra pelle, in modo tale che possa essere espulso rapidamente dal corpo nel caso di allergia, oltre che per essere facilmente visibile a occhio nudo.

Sulla questione dolore, da qualche tempo a questa part sta lavorando un team di scienziati della Georgia Institute of Technology, studio pubblicato dalla rivista iScience, fa riferimento alla realizzazione di tatuaggi in modo fai da te, ritenuti in alcuni casi utili anche a monitorare le condizioni di salute.

La risposta degli esperti

Si tratta, quindi, di cerotti con microaghi, e che il gruppo di ricercatori guidato da Mark Prausnitz ha impiegato anche nel caso della somministrazioni di eventuali vaccini, anche in questo caso in modalità fai da te.

A commentare la ricerca in questione, così come reso noto anche dall’Ansa, è stato proprio Mark Prausnitz con la seguente dichiarazione: “Abbiamo visto questa come un’opportunità per sfruttare il nostro lavoro sulla tecnologia dei microaghi per rendere i tatuaggi più accessibili. Mentre alcune persone sono disposte ad accettare il dolore e il tempo necessari per un tatuaggio, abbiamo pensato che altri potrebbero preferire un tatuaggio che viene semplicemente premuto sulla pelle e non fa male“.

Francesca Guglielmino

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