Quest’anno se accendi il camino o la stufa a pellet puoi rischiare multe fino a 5000 euro: scopriamo insieme cosa sta succedendo.
Il prossimo inverno si preannuncia essere particolarmente rigido non solo per quanto concerne le temperature ma anche riguardo alla normativa. Coloro che accenderanno il camino o la stufa a pellet, infatti, rischieranno multe fino a 5000 euro per questo è importante stare molto attenti.
Di seguito vi spieghiamo in quali casi sono previste multe così salate e in particolar modo dov’è che accendere il camino o la stufa a pellet è considerata una pratica contraria alla legge.
Multe fino a 5000 euro se accendi il camino o la stufa a pellet: ecco perchè
La pratica di scaldare gli ambienti va chiaramente a contrastare con la necessità di proteggere l’ambiente dall’inquinamento. In particolare, il camino o la stufa a legna risultano essere delle alternative al gas sicuramente più inquinanti che difatti sono soggette a normative molto severe che a conti fatti rischiano di impedire alle famiglie di potersi riscaldare.
Il gas, infatti, risulta essere sicuramente un metodo di riscaldamento molto più costoso per cui molte persone rischiano di dover subire l’inverno e le temperature rigide. In particolare le norme risultano essere particolarmente restrittive nelle Regioni del Nord Italia dove si può andare incontro a multe che partono da 500 a 5.000 euro.
Le Regioni in cui le emissioni di anidride carbonica sono vietate sono la Lombardia, il Veneto, il Piemonte, la Toscana e infine anche l’Emilia Romagna. In particolare, qui è vietato utilizzare stufe e camini che compromettono la qualità dell’aria. In ognuna di esse esiste una serie di divieti e dunque di multe di cui si dovrà tenere conto per l’inverno 2022-2023.
Questa situazione risulta essere piuttosto problematica dal momento che, in determinate Regioni, non è possibile ricorrere ad altre tipologie di riscaldamento diverse dal camino o dalla stufa. Di conseguenza, quello che vanno delineandosi sono mesi a dir poco duri che saranno caratterizzati oltre che da ulteriori aumenti per quanto concerne le materie prime, anche dai divieti introdotti per riuscire a proteggere l’ambiente ed evitare che venga compromessa la qualità dell’aria.