Brutte notizie in arrivo per coloro che abitualmente hanno utilizzo di dolcificanti artificiali, un recente studio ha permesso di far luce su quelli che sono gli effetti indesiderati e dannosi per la salute. Ecco di cosa si tratta.
Nel corso degli anni, soprattutto con l’avvio della produzione industriale per il cibo, è aumentata considerevolmente l’uso dei dolcificanti sintetici, definiti magari meno calorici rispetto a quelli naturali, come lo zucchero, ma allo stesso tempo più dannosi.
La conferma di quanto detto, non a caso, arriva anche da una delle ultime ricerche che è stata realizzata recentemente in campo scientifico e che ha permesso di far luce su ulteriori conseguenze legate, appunto, all’uso di dolcificanti sintetici.
Dolcificanti sintetici, perché stare attenti
Come abbiamo avuto modo di spiegare precedentemente, oltre che in occasione di vari articoli, negli anni è cresciuto considerevolmente l’uso dei dolcificanti sintetici, ma allo stesso modo anche i rischi per la salute, dato che questi sono considerati davvero dannosi per la salute dell’uomo.
A intervenire sulla questione sono stati anche i ricercatori del Weizmann Institute of Science in Israele, i quali hanno pubblicato sulla rivista Cell un nuovo studio che ha permesso di fare luce sugli effetti della saccarina, sucralosio, aspartame e della stelvia sul microbioma intestinale, sulla tolleranza al glucosio e su altri parametri di salute.
I risultati dello studio
Secondo quanto emerso da varie analisi effettuate su diversi gruppi di persone che si sono sottoposte volontariamente allo studio in questione, al fine di verificare quali siano i reali effetti che i dolcificanti hanno sulla persona nel lungo tempo.
Dallo studio in questione, così come reso noto anche da Greenme.it, è emerso in due settimane di consumo dei dolcificanti in esame abbiano cambiato la composizione e la funzione del microbioma e delle piccole molecole che i microbi intestinali secernono nel sangue delle persone: “La saccarina e sucralosio avevano fortemente alterato la tolleranza al glucosio, alterazioni che a loro volta potrebbero contribuire alla malattia metabolica”.