Portare a scuola lo smartphone è sempre stato un dilemma, facciamo chiarezza su questa faccenda e scopriamo quello che ancora non si sa.
L’anno scolastico è iniziato da poco e negli ultimi giorni si discute di molte tematiche tra cui l’uso dello smartphone a scuola. Molti sono favorevoli altri no e le discussioni ci sono sia tra i genitori che hanno pareri differenti e inaspettati tra gli insegnanti. Ecco perché abbiamo deciso di fare un pó di chiarezza su questa faccenda e oltre ai pareri scopriamo quello che ancora non si sa.
Addirittura c’è una legge che stabilisce se è previsto o meno l’utilizzo in classe dello smartphone lo sapevi? Cosa ne pensano i dirigenti scolastici? Cosa dice la legge? Funziona allo stesso modo anche in altri Paesi? Tante domande a cui daremo risposta spiegandone anche in modo pratico i vari motivi.
Come abbiamo anticipato, ci sono pareri contrastanti sull’utilizzo dello smartphone in classe e non solo per le famiglie, ma anche tra I dirigenti scolastici. Per meglio dire in ogni scuola c’è un regolamento differente rigido o meno.
Anche nei vari stati del mondo ovviamente i pareri sono differenti. Negli Stati Uniti ad esempio Nella Silicon Valley ha fatto scalpore la notizia che i figli dei patron di Google e Apple vadano in scuole montessoriane dove non è ammesso l’uso di smartphone o tablet, ma non in tutti gli istituti è previsto il divieto assoluto.
Oltre ai pareri differenti che può essere differente da istituto a istituto, anche il fattore privacy incide moltissimo, in quanto portando i telefonini a scuola , i ragazzi potrebbero scattare delle foto ad esempio nei corridoi , dove potrebbero essere ripresi altri studenti e quindi finire sui social a loro insaputa, in Italia su questo punto la legge è chiara, nelle scuole vi è il divieto di scattare foto, produrre video o registrare lezioni, per poi finire sui social.
La legge di riferimento è un pó vecchiotta, risale all’anno 2007 ed è la 104 del 30 novembre. A riguardo è vietato per ciascuno studente l’uso di telefoni cellulari o altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, questo per consentire ai ragazzi un corretto svolgimento delle lezioni, per rispetto nei confronti degli altri.
I trasgressori saranno soggetti a sanzioni disciplinari che variano a secondo dell’Istituto.
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