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Pollo maleodorante, come capire se è andato a male

Pollo maleodorante, come capire se è andato a male. Ecco tutti i trucchi per sapere se potete consumarlo o se dovete buttarlo

Il pollo è uno degli alimenti più utilizzati in cucina. Adattissimo per la sua carne magra ed il suo gusto. E’ un tipo di carne versatile, che può avere molti utilizzi. Attenzione però, è anche una delle carni più rischiose da cucinare. Se on è perfettamente cotto può diventare davvero dannoso per il nostro organismo e passare gravi batteri.

E’ importante inoltre accertarsi che la carne che si sta mangiando sia sempre fresca e ben conservata. Mangiare il pollo andato a male può fare molto male e si possono contrarre anche serie malattie.  Ecco come fare a riconoscere se il pollo che stiamo per cucinare si può effettivamente mangiare.

Pollo andato a male, ecco come fare per sapere se è ancora possibile consumarlo

E’ intanto importante controllare sempre bene l’etichetta presente sulla confezione qualora si compri il pollo al supermercato. Non è questo però l’unico modo per capire se effettivamente il vostro pollo è ancora commestibile. Dovete sempre per prima cosa affidarvi ai vostri sensi, controllando bene il colore, l’odore e la consistenza del vostro pollo.

Per prima cosa osservatene il colore. Il pollo fresco ha un colore rosa. Quando invece il vostro pollo tende al grigio e diventa opaco, significa che sta per andare a male. Quando invece è grigio vuol dire che avete già superato il momento in cui è possibile consumarlo. Un altro segno del pollo andato a male possono essere delle macchie gialle che si formano nei pezzi dove non c’è la pelle. Anche mentre si sta cucinando è possibile capire se il pollo è andato a male. Se invece che diventare bianco continua ad avere un colorito opaco è segno di cattivo stato del pollo. Attenzione poi che non ci siano tracce di muffa.

Un altro segnale, forse quello più inequivocabile, è l’odore del pollo. Se il pollo non è fresco ed è già andato a male ha un odore molto intenso, aspro, quasi di ammoniaca. Se assume un odore sgradevole o troppo forte è meglio evitare di consumarlo. A maggior ragione se il cattivo odore persiste anche durante la cottura.

Quando cucinate pollo congelato, state attenti a far si che non vi siano tracce di ghiaccio o bruciature da congelatore, oltre al fatto che non sia tenuto per troppo tempo in congelatore. In generale se nel pollo ci sono tracce di ghiaccio è meglio non consumarlo.

Il test definitivo è quello dell’assaggio. Se arrivati al pollo cotto avete ancora dubbi, assaggiatene un pezzo piccolissimo, e se notate un sapore strano buttate via il resto.
Beatrice

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