Si può dire addio ai permessi per le verande di vetro e Vepa sui balconi: ecco il nuovo emendamento che parla chiaro.
E’ stata introdotta una importante novità grazie all’emendamento che determina il via libera a verande di vetro e Vepa sui balconi. In poche parole, non è più necessario alcun permesso da parte del Comune operando un’importante semplificazione, a fronte dell’iter burocratico previsto prima per interventi del genere.
Alla luce di quanto detto, di seguito vi forniamo maggiori e ulteriori informazioni in merito a questo importante cambiamento della normativa in merito all’installazione di verande di vetro e Vepa sui balconi.
Tanto per cominciare, va precisato che per poter partire i lavori, è necessario che gli elementi in questione non vadano a comportare un aumento di volume come anche un mutamento di quella che è la destinazione di utilizzo dell’immobile. In questo modo, dunque, è possibile beneficiare della novità che arriva mediante un emendamento alla legge di conversione del decreto Aiuti bis.
Tornando agli elementi di cui sopra, il riferimento va alle Vepa, vetrate panoramiche amovibili, che sono strutture che forniscono prestazioni dal punto di vista energetico estremamente elevate. Queste a conti fatti svolgono funzione di coibentazione e schermatura contro il Sole. Oltre a ciò, possono fungere da protezione di balconi e verande.
Oltre a ciò va sottolineato che la caratteristica di queste strutture è quella di essere rimovibile, consentendo dunque l’apertura così come la chiusura della vetrata stessa. Questo dettaglio chiaramente le rende particolarmente utili e pratiche in ogni stagione dal momento che possono essere impiegate a seconda delle esigenze. A tal proposito, si è espresso anche Daniele Predari, di Assovetro, che ha spiegato che sono utili anche a contrastare i climi particolarmente rigidi ma anche le temperature elevate. Senza contare poi che sono particolarmente efficaci contro le infiltrazioni d’acqua poiché forniscono un elevatissimo isolamento termico. Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che si tratta di strutture estremamente utili che grazie alla normativa, peraltro, non sono più soggetti a limiti e permessi da parte del proprio Comune.
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