E’ in atto una nuova emergenza causata dall’influenza australiana: sono stati registrati 16 casi all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
All’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù sono stati identificati 16 casi di influenza ‘australiana’. A confermarlo sono stati gli stessi ricercatori dell’Area di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia dell’Ospedale che hanno individuato il primo caso alla fine di giugno. Nel nostro Paese, il vaccino sarà somministrato a partire dal 1 ottobre.
Ciò detto ecco tutto quello che c’è da sapere sulla nuova influenza che sta allarmando i medici italiani e che sembra non arrestare la sua corsa. Si tratta di una situazione che merita una particolare attenzione da parte del nostro Paese al fine di limitare i danni soprattutto sulle persone più fragili.
Quelli arrivati all’attenzione dell’Ospedale romano sono casi di bambini affetti dal virus influenzale australiano. In ciascuno di questi casi, infatti, è stato rilevato il virus H3N2, che risulta tra i responsabili dell’infezione. I ricercatori dell’Area di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia hanno fatto sapere che l’ondata di contagi si preannuncia essere particolarmente importante. Partita 6 mesi prima dall’Australia ha finito per raggiungere il nostro Paese all’inizio dell’estate. Carlo Federico Perno, responsabile di Microbiologa e Diagnostica di Immunologia del Bambino Gesù, ha spiegato che il virus è stato rivelato attraverso un’indagine di laboratorio grazie alla quale è stato possibile individuare l’H3N2. Si tratta nello specifico di una tipologia molto comune in circolazione nel corso degli anni.
Per quanto concerne i sintomi, tra i più diffusi ci sono stanchezza, dolore, febbre e problemi di natura gastrointestinale. A tal proposito e come già accennato all’inizio dell’articolo, Alberto Villani, Direttore del Dipartimento di Emergenza, Accettazione e Pediatria Generale, ha dichiarato che si procederà a coprire il ceppo a partire dal 1 ottobre. L’esperto ha inoltre consigliato di sottoporre al vaccino i bambini, in particolar modo quelli fragili. All’influenza stagionale, infatti, potrebbe affiancarsi una nuova ondata di infezioni causate dal covid. Per questo, è consigliata la vaccinazione doppia e dunque sia quella contro l’influenza sia quella contro il coronavirus, con particolare attenzione alle persone che sono già affette da qualche patologia pregressa.
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