Nuova truffa in arrivo per coloro che si affidano a un servizio di assicurazioni auto online, una notizia che sta facendo il giro della nazione e per la quale è richiesta la massima attenzione.
Non è la prima volta che si fa riferimento ad assicurazioni d’auto false, vendute a clienti ignari fisicamente e/o raggirati attraverso il web. La conferma di quanto detto arriva anche dalle numerose inchieste condotte in questi anni dalla Guardia di Finanza e che hanno permesso di mettere dietro le spalle truffato, mentre altre indagini sono ancora in atto.
Infatti, nel mirino della cronaca in queste ore troviamo il lancio di ulteriori preoccupanti notizie riguardanti le truffe che si celano dietro la stipulazione di un contratto online per le assicurazioni auto. Ecco cosa c’è da sapere in merito.
Gestire in totale autonomia la propria polizza auto è un qualcosa che fa gola a moltissime persone, le quali hanno trovato sul web offerte vantaggiose e magari uffici assicurativi in linea con le loro esigenze. L’altra faccia della medaglia, però, vede nel mirino della cronaca anche vari esercizi assicurativi falsi che si sono fatti promotori di truffe, chiedendo in anticipo il pagamento per quanto richiesto e poi svanire nel nulla.
Sulla base di tale motivazione, infatti, è importantissimo il lavoro messo in atto dall’Istituto sulla Vigilanza per le Assicurazioni che permette così di far luce sugli istituti accreditati per fornire il servizio legittimamente anche online o segnalare eventuali truffe, procedendo anche con le dovute denunce.
A rispondere a questa domanda, ad esempio, ci ha pensato il portale online di Quotidianomotori.com, qui dove l’automibilista viene messo in guardia da presunte truffe ricordando come nel portale web di un’assicurazione online devono essere presenti i seguenti dati:
Il portale online sopracitato, infine, tra gli elenchi delle cose a cui prestare attenzione annovera anche le seguenti informazioni: “Intermediari SEE ovvero dello spazio economico SEE, oltre ai dati su indicati, essi dovranno comunicare anche il numero di iscrizione dello Stato Membro di origine, l’indicazione dell’Autorità di Vigilanza dello Stato Membro di origine ed infine l’indicazione dell’eventuale sede secondaria e la dichiarazione che si è abilitati ad operare in Italia”.
Il direttore del Dipartimento di Sanità pubblica dell’Ausl di Bologna, Paolo Pandolfi, ha voluto rilasciare…
Indiscrezione al Principato di Monaco, chi è incinta questa volta. Ecco tutte le curiosità della…
Rosa chemical, chi è e tutto quello che non sappiamo di lui. Tutto sul nuovo…
Il direttore del Dipartimento di Medicina Preventiva e Predittiva dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano,…
Il covid ha seriamente messa a dura prova le persone in tutto il mondo, motivo…
Nel corso degli ultimi mesi sono stati numerosi i cambiamenti in relazione allo smart working,…