Il riso bianco contiene molte proprietà benefiche, ma bisogna stare attenti perché può fare anche male. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul riso e perché non dovremmo mangiarlo in alcuni casi.
Conosci le proprietà del riso bianco? Il riso è una pietanza molto amata, una base perfetta per una moltitudine di ricette da quelle sfiziose ai primi ricchi di bontà. È ricco di fibre, è rinfrescante e disintossicante, grazie a questa proprietà è considerato astringente, se perlato, un valido aiuto per chi soffre di stitichezza invece se integrale. Il riso, inoltre, riesce a mantenere sotto controllo la pressione alta, in quanto è ricco di potassio, ma contiene poco sodio.
Oltre alle proprietà benefiche però, bisogna andare nel dettaglio, perché il riso può contenete anche effetti collaterali o meglio può far male alla salute certo in alcuni casi o condizioni. Per essere più precisi dobbiamo però conoscere tutto nel dettaglio e capire a questo punto perché non dovremmo mangiarlo.
Quale processo di lavorazione subisce il riso bianco
Il riso bianco prima di arrivare in tavola viene raffinato secondo diverse fasi:
La sbramatura
La prima lavorazione che subisce il riso è la sbramatura, durante questa fase si toglie dal riso grezzo le glumelle, che sono le leggere lamelle vegetali che avvolgono ogni singolo chicco e lo trattengono sulla spiga passando poi alla fase successiva.
Sbiancatura
Si prosegue poi con la lavorazione del riso, effettuando la sbiancatura. Quest’ultimo in pratica viene sfregato per eliminare la pellicola interna che lo riveste e i suoi strati periferici, oltre il germe ed i frammenti derivanti dalla spuntatura.
Spazzolatura
Il terzo step è la spazzolatura. In questa fase si eliminano, attraverso specifiche macchine spazzolatrici, le farine degli strati superficiali che sono i residui delle lavorazioni precedenti.
Lucidatura
Il penultimo step invece è la lucidatura, viene in pratica introdotto dell’olio di lino in piccole quantità attraverso delle macchine ad elica con lo scopo di conferire al riso un aspetto più gradevole.
Brillatura
L’ultima fase invece è la brillatura, che viene effettuata per rendere il chicco più bianco e brillante. In quest’ultima fase però il riso perde la vitamina B1. Inoltre questo step è la parte peggiore in quanto il riso subisce una lavorazione particolare; viene in pratica cosparso di talco ( una polvere minerale altamente tossica per chi lo lavora e per chi lo mangia), il glucosio è un’altra sostanza altrettanto dannosa la salute, la paraffina. Dopo tutti questi processi di lavorazione è pronto da inscatolare.
La risposta degli esperti
Conoscere il tipo di lavorazione che subisce il riso è importante anche per fare le nostre valutazioni. Tu reputi un prodotto sano il riso a questo punto? Secondo gli esperti dati che subisce proprio tutti questi processi, il riso non è neanche da considerare un alimento completo, in quanto è privo di vitamine, grassi, sali minerali o proteine. Inoltre la paraffina usata per la brillatura può essere dannosa per la mucosa gastrica e il silicato di magnesio contenuto nel talco è sospetto cancerogeno per lo stomaco.
Quindi il riso fa male?
Diciamo pure che il riso a questo punto può essere addirittura ritenuto dannoso, ma aspetta perché non per tutti di riso è così. Per il riso integrale è tutta un’altra cosa, in quanto non subisce alcuna lavorazione se non la prima fase, restando quindi grezzo, in questo modo conserva tra il 6% e l’8% di proteine (ricche di aminoacidi essenziali) a seconda della qualità, l’80% circa di glucidi e circa il 3% di grassi. Inoltre contiene alcune vitamine del gruppo B (B2, poca, e B3), vitamina E , acido folico, e poi minerali: calcio, magnesio, potassio, sodio, zolfo, rame e zinco. Ovviamente le quantità variano tra le varie specie. Inoltre il riso integrale è capace di avere un’azione antinfiammatoria, ma è meglio prestare attenzione a ciò che si acquista, perché il riso integrale commerciale potrebbe essere stato trattato con pesticidi dannosi per la salute, mentre quello bio esclude questo particolare processo ed considerato più sicuro.