Curiosità

Bollette non saranno più bimestrali, siete pronti a sborsare tutti i mesi?

In vista del caro bolletta di energia e gas ecco che arriva l’importantissima novità: le bollette non saranno più bimestrali. Ecco quanto gli italiani saranno costretti a sborsare. 

Nel corso delle ultime settimane in diverse occasioni si è fatto riferimento all’aumento delle bollette di energia elettrica e gas, una crisi cominciata ancor prima della guerra in Ucraina ma che questo particolare fatto storico ha reso ancora più difficile.

In diverse occasioni si è anche parlato dio fasce orarie dove è consentito l’uso dei riscaldamenti e non solo, dato che in diverse occasioni la squadra di Governo ha anche stanziato degli incentivi economici per fare in modo che gli italiani potessero provvedere, appunto, al “caro bollette”. Il tutto, pero, non finisce qui.

Addio bolletta bimestrale

Come abbiamo avuto modo di spiegate precedentemente, nel corso degli ultimi mesi a festare davvero la preoccupazione degli italiani troviamo, appunto, l’imminente arrivo dell’invero che potrebbe rivelarsi davvero più freddo del solito, ma solo perché gli italiani si vedranno costretti a stringere la cinghia.

Già da tempo si parla di caro bollette, e persino l’Arena (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) il quale, così come rende noto l’Ansa, ha accolto delle richieste che sono state avanzate dall’Unione nazionale consumatori in relazione alla delibera presentata lo scorso luglio 2022 riguardante la possibilità di introdurre “nuovi metodi di determinazione delle tariffe per il mercato tutelato”. 

La risposta che tutti gli italiani stavano aspettando

Data la grave emergenza riguardante il pagamento delle bollette, ecco che l’Arena avrebbe dato così il suo via libera alla possibilità di dilazionare il pagamento in bollette mensili e quindi non più bimestrale, alleggerendo così il “peso economico” che è arrivato con il caro bollette.

Infatti, sempre secondo quanto reso noto dall’Ansa, sembrerebbe che l’Arena abbia ritenuto conto “dell’esigenza di prevedere una maggiore periodicità di fatturazione nell’ambito del servizio di tutela così da permettere ai clienti finali di conoscere più frequentemente la propria spesa e di redistribuire i pagamenti delle bollette su più mesi”.

Francesca Guglielmino

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