Il tonno in scatola è uno degli alimenti più consumati xata anche la praticità di consumazione, ma attenzione devi sapere che non va mai mangiato facendo questi errori.
Anche se penso un pó tutti puntiamo ad un’alimentazione fatta di prodotti freschi, spesso il lavoro e gli impegni non ci consentono di preparare sempre i piatti che vogliamo quindi in casa prodotti già pronti all’uso sono comodi. Ecco perché avere in casa il tonno in scatola, sughi pronti e tanto altro è conveniente per organizzare in poco tempo il pranzo o la cena.
Talvolta però alcuni di questi come ad esempio il tonno in scatola, va consumato con estrema attenzione, perché potrebbe essere rischioso per la salute, ci sono infatti degli errori che non devi fare mai per evitare conseguenze anche molto spiacevoli. Ecco il parere degli esperti.
Il tonno è un pesce di buona qualità che può dare all’organismo importanti benefici. Certo sarebbe preferibile consumarlo fresco, anche la maggior parte di noi per i motivi prima indicati, è solito invece mangiarlo in scatola. Devi sapere che anche se non è fresco, il tonno in scatola è una fonte economica di acidi grassi omega 3. Queste sostanze aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari e a tenere sotto controllo trigliceridi e pressione sanguigna. Gli omega 3, inoltre, hanno effetti benefici sulla memoria e sull’umore. Certo è però che queste sostanze sono presenti in quantità inferiori rispetto a quello fresco.
Secondo gli esperti il tonno in scatola può essere tranquillamente consumato, ma è importante prestare attenzione alla qualità, non tutto il tonno in scatola infatti è uguale e la qualità è il fattore che può fare la differenza, non solo.sul prodotto in sé, ma anche alla salute. Gli ingredienti utilizzati, le tecniche applicate durante la lavorazione e la qualità della materia prima, sono i fattori che possono fare la differenza e consentirci di consumare del tonno in scatola sicuro per la nostra salute.
Aldilà del tipo di tonno che acquistiamo, cioè l’olio d’oliva, al naturale o sotto sale, il tonno per essere sicuri della saua qualità deve presentarsi allo stesso modo per tutti, ti spieghiamo meglio. Il tonno viene diviso in tranci, subisce quindi una cottura in acqua bollente e poi viene inscatolato, scegliere la dimensione del tonno in scatola più grande aiuta a preservarne le sue dimensioni naturali e garantisce non solo la qualità del prodotto in sé ma si evita non si rischia di acquistare un prodotto fatto di scarti. Per scarti si intende tutto quello che viene via dai tranci in cottura e si presenta quindi in scatola praticamente sbriciolato.
Secondo il parere degli esperti, preferire il tonno in vetro rispetto a quello classico è preferibile e anche un sistema furbo se così vogliamo dire, di poterne valutare la qualità. Per essere buono il tonno in scatola dovrebbe avere un colore rosato che è indice di freschezza. “Al contrario, se presenta colore rosa grigio o rosa giallognolo, vuol dire che il prodotto non è fresco. Anche i riflessi di colore verde brillante, da alcuni considerati indice di buona qualità, non vanno bene, dato che non sono altro che il risultato dell’aggiunta di clorofilla, usata appunto per conferire questa colorazione. Per cui tutti questi dettagli non è possibile poterli notare se il contenitore non è in vetro.
Ci sono cose che vanno assolutamente controllate prima di acquistare il tonno in scatola. Innanzitutto l’etichetta:
Prediligere pesce del mar Mediterraneo poiché non necessita di un percorso molto lungo prima di arrivare alle aziende di inscatolamento.
Inoltre, perché si tratti di un buon prodotto, è bene controllare che il tonno conservato sia quasi puro, “ovvero privo di aggiunta di conservanti o coloranti, ma soprattutto senza l’integrazione di esaltatori di sapidità come il glutammato monosodico E621
Meglio evitare “tonnetto” o “piccolo tonno” che sono generi differenti e dalle caratteristiche nutrizionali decisamente inferiori.
All’interno della stessa confezione, quindi, deve essere contenuta un’unica specie.
Secondo gli esperti tra le qualità di tonno presenti in commercio, meglio preferire quello al naturale per svariati motivi:
Il tipo di olio influisce tantissimo sul prodotto stesso, se di scarsa qualità può modificarne la qualità del pesce
Sebbene l’olio sia di origine vegetale, da un apporto calorico molto alto al tonno quindi bisogna tenerne conto sia nel caso di una dieta, sia in caso di problemi di alterazioni del quadro lipidico.
Il tonno in scatola può contenere tracce di piombo, derivante dal processo di packaging, un problema che, rispetto al pesce fresco, va ad aggiungersi al problema del possibile accumulo di mercurio, che caratterizza tutti i pesci di grandi dimensioni come, appunto, il tonno
Il consumo di tonno in scatola è consigliato non più di 1 volta a settimana e sconsigliato a chi soffre di allergia alla carne di questo pesce. A titolo precauzionale alle donne in gravidanza si consiglia di non consumare più di due porzioni di tonno in scatola da 50 gr a settimana.
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