Covid ,test antigienici non sono affidabili: il motivo ti sorprenderà. Lo dice la ricerca, ecco perché serve il test molecolare
Ormai da tempo il mezzo principale per contrastare la diffusione del Coronavirus sono i test antigienici. Questi permettono di rilevare la positività al virus, isolare coloro che hanno contratto il covid e limitare il più possibile i possibili rischi di contagio e isolare. Con febbre, raffreddore e mal di gola è diventato ormai automatico fare il test anti-covid per capire se effettivamente a causarlo sia stato il virus.
Sebbene i test antigienici siano ormai stati certificati come metodo efficace per diagnosticare il covid, sono in molti a nutrire dubbi sulla loro efficacia.
Test antigienici, in discussione la loro affidabilità. Ecco cosa dice la ricerca
Anche uno studio portato avanti dal team guidato dal prof. Andrea Cristanti composto da ricercatori dell’Università di Padova e dell’Imperial College di Londra pubblicato sulla rivista Nature ha gettato dubbi sulla effettiva efficacia del test rapidi. Secondo lo studioso sarebbe necessario utilizzare i test molecolari anche per il normale monitoraggio e sorveglianza proprio per via della non completa affidabilità dei test antigienici.
Lo studio, che si chiama o Impact of antigen test target failure and testing strategies on the transmission of SARS-CoV-2 variants, evidenzia i limiti dei test antigienici. Lo studio dimostra che il rilevamento delle varianti del test dell’antigene di fuga è influenzato dai sistemi di sorveglianza genomica che si basano sul test della popolazione dell’antigene per identificare i campioni per il sequenziamento.
I test antigienici hanno insomma una sensibilità minore rispetto a quelli molecolari, in particolare quando è presente una carica virale bassa. Questo non è però l’unico problema dei tamponi anti-igienici. Sebbene questi siano stati davvero utili nel riuscire a contenere il virus, il sempre minore ricorso ai test molecolari fa si che diventi sempre più difficile riuscire ad identificare, a prevedere, e quindi a prevenire la diffusione di nuove varianti del covid.
«I nostri risultati gettano nuova luce sui limiti dei test antigenici di massa in assenza di test molecolari e sull’importanza di mantenere i test molecolari, non solo a fini diagnostici ma anche per scopi di monitoraggio e sorveglianza.» ha dichiarato Crisanti. I test molecolari continuano dunque ad essere fondamentali, e ad essere l’unico vero mezzo in grado di identificare con maggiore certezza la positività al virus.